REDAZIONE SIENA

Affitti brevi, dibattito. La sfida del Comune e le critiche della Cgil

Il sindacato contesta le dichiarazioni dell’assessore Giunti

Il Comune punta al controllo degli affitti brevi nel centro di Siena

Il Comune punta al controllo degli affitti brevi nel centro di Siena

Gli affitti brevi a Siena generano un indotto economico significativo, seppur di difficile quantificazione – ha detto all’ultimo consiglio comunale l’assessore al turismo Vanna Giunti – Rappresentano una risorsa importante per l’economia locale, generando un indotto economico significativo. Tuttavia, è essenziale che questo settore sia gestito in modo adeguato per garantire uno sviluppo sostenibile.

Parole che non sono piaciute alla CGIL che ha commentato a breve giro di posta. "Siamo estremamente preoccupati dalle dichiarazioni dell’Assessora al turismo Vanna Giunti, a seguito dell’interrogazione in Consiglio comunale sul tema degli affitti brevi, - dice Mariano Di Gioia, Segretario Generale della Filcams CGIL - l’Assessora avrebbe dichiarato che gli affitti brevi rappresentano una risorsa importante per l’economia locale, noi invece siamo convinti che l’economia locale e quindi le risorse reali di questa città siano generate da chi investe nell’industria turistica, e cioè le imprese, e da chi ci lavora portando qualità al sistema e quindi lavoratrici e lavoratori".

La CGIL attacca: "E ancora la stessa Assessora avrebbe affermato che gli affitti brevi generano un indotto economico significativo; – prosegue il sindacalista - questo lo è senza dubbio, ma dispiace ricordare che quelle risorse generate sono solo per i proprietari degli appartamenti e per le casse comunali, senza portare nessun contributo aggiuntivo ad aziende e lavoratori. Al posto dell’Assessora, noi invece ci chiediamo: i tanti appartamenti messi a disposizione per gli affitti brevi, concentrati nelle mani di pochi, a quale ripercussioni e ricadute espongono le imprese alberghiere e i lavoratori?"

La CGIL chiede all’assessore di convocare le associazioni datoriali e di rappresentanza dei lavoratori, attraverso l’apertura di un tavolo comunale per soluzioni incisive e innovative nel settore, "così che anche noi possiamo portare il nostro contributo, partendo dalla redistribuzione del profitto a chi lo sta producendo".