Passo in avanti sul nuovo Santa Fina, l’ex ospedale costruito nel XIII° secolo dal popolo di San Gimignano con le porte rimaste (quasi) chiuse, dopo il trasferimento dei servizi sanitari a Campostaggia. Insomma questa volta si farebbe, al condizionale, sul serio dopo una annosa pausa alla Asl Sud Est che ha aperto la pagina con la prima fase dei lavori di ristrutturazione aggiornati al 2024.
Si tratta di una "procedura ristretta di affidamento della progettazione esecutiva e della esecuzione dei lavori di riqualificazione del presidio socio sanitario del Santa Fina. Fase 1 di importo complessivo dell’appalto di 6.699,489 euro oltre all’Iva". Il criterio di aggiudicazione scelto è stato quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa. L’appalto è stato aggiudicato alla Iti Impresa generale Spa con sede legale a Modena con ribasso dell’offerta pari al 15,15 % per un importo totale di 5.718.418,18 oltre Iva. Documento firmato dal direttore Unità operativa complessa dei Lavori pubblici di Siena, l’ingegner Alessandro Frati.
"Siamo di fronte a una buona notizia che va nella direzione della partenza dei lavori – è il commento del sindaco di san Gimignano, Andrea Marrucci –, per questo obiettivo abbiamo lavorato in questi quattro anni in sinergia con Asl Toscana Sud Est e Regione, trovando le risorse per completare il quadro economico da 16 milioni di euro in modo da far partire la gara. Ora alla Asl – sottolinea il primo cittadino di San Gimignano –, chiediamo di far partire velocemente i lavori, come da cronoprogramma perché il recupero del Santa Fina è strategico per tutta la Valdelsa e per tutta la sanità territoriale".
Sulla stessa lunghezza d’onda l’ex sindaco Giacomo Bassi che per un decennio ha combattuto sul progetto del nuovo Santa Fina: "E’ una notizia molto positiva dopo il troppo tempo trascorso. E dopo la risposta messa in campo dal concorso internazionale di idee a cui hanno partecipato 77 studi da tutta Europa, che vide affermarsi il progetto Milani e Larinni". E ancora: "La ricerca delle risorse sembrava un’impresa impossibile. Nel 2018 il progetto era completamente finanziato con 13 milioni e saliti a 16 totali – ricorda Bassi –. Auguriamoci che la ditta operi con sicurezza e in tempi brevi perché San Gimignano ha estremo bisogno del Santa Fina".
Romano Francardelli