di Laura Valdesi
SIENA
Miracolata. Ha aggredito l’ex dipendente del comune di Buonconvento Daniela Viperai, 70 anni, a martellate mentre rientrava in casa con i due nipotini al mare a Follonica, in via dei Pini. Ad un anno di distanza dal gravissimo episodio, martedì si torna in aula a Grosseto dove un perito incaricato neppure un mese fa dal giudice Adolfo Di Zenzo, che segue ora la vicenda, dovrà riferire sulla pericolosità sociale del 35enne del Burkina Faso, autore della brutale aggressione. E adesso accusato di tentato omicidio.
E’ l’ennesimo colpo di scena in una vicenda che destò grande clamore per le modalità e la violenza dei colpi inferti alla donna. Avrebbe potuto ucciderla. Appena uscita dall’ascensore con i nipotini lo straniero aveva intimato loro, secondo quanto ricostruito dai carabinieri ed emerso finora dall’inchiesta, di mettersi in ginocchio perché voleva ucciderli. Da quando era tornato da un viaggio in Burkina Fasu, infatti, sospendendo probabilmente le cure che faceva essendo seguito dal servizio psichiatrico territoriale, stando al racconto di chi lo conosceva, non appariva più lo stesso. Affermava di "sentire le voci".
La donna di Buonconvento, ferita gravemente alla testa dalle martellate, era stata salvata da un intervento chirurgico al policlinico Le Scotte e poi si è sottoposta ad una lunga riabilitazione, tornando a casa. "Già un miracolo che non sia rimasta vittima dell’aggressione che poteva avere esito mortale. Ha iniziato un percorso di recupero molto lungo e faticoso", si limita a dire l’avvocato Enrico De Martino che assiste la famiglia nella vicenda giudiziaria. E che martedì sarà all’udienza davanti al giudice di Grosseto. Perché era stata disposta, come detto, una rinnovazione della perizia. Nel gennaio scorso nell’ambito dell’incidente probatorio ordinato dal giudice Marco Mezzaluna il perito chiarì che lo straniero era incapace di intendere e volere quando prese a martellate Daniela Viperai e aggredì uno dei nipotini. Attualmente l’imputato si trova in una residenza di espiazione delle misure di sicurezza (Rems). Alla luce del nuovo accertamento urgente chiesto dal perito incaricato dal giudice Di Zenzo si stabilirà la pericolosità sociale del 35enne del Burkina Faso e, in caso positivo, il mantenimento nella Rems dove viene curato e tenuto sotto controllo.
Come si ricorderà, l’ex dipendente del Comune era stata salvata anche dal pronto intervento sul pianerottolo del senegalese di 33 anni Mamadou Fall che, proprio per il suo gesto, è stato insignito dell’Ordine al merito della Repubblica italiana direttamente dal presidente Sergio Mattarella al Quirinale.