LAURA VALDESI
Cronaca

Sangue al supermercato, giovane inseguito e ferito al volto. “Sembrava morto”

La testimonianza della cliente che ha soccorso lo straniero. Duccio Carapelli: “Adesso basta, servono provvedimenti drastici”

Il luogo dove c’è stata l’aggressione

Il luogo dove c’è stata l’aggressione

Siena, 13 aprile 2025 –  «Sono andata a fare la spesa al Conad alle scalette, sotto piazza Matteotti. Erano intorno alle 18. Mi trovavo vicino al banco del latte, c’era anche una giovane con un passeggino. A un certo punto è entrato un ragazzo che scappava a tutto fuoco. E 7-8 dietro che lo inseguivano». Inizia così il racconto della donna, S.L., senese, che ha soccorso il giovane aggredito. Una scena da film a cui la città non è abituata. «E’ stato un fuggi fuggi da parte delle persone che erano nel negozio. D’istinto, da sola, ho fatto due passi in avanti udendo una sequenza, come di colpi. E il gruppetto, correndo, è andato via. Ho girato l’angolo. Davanti a me il giovane a faccia in giù, steso per terra. Con il cappellino sporco di sangue. Mi sono detta ’è morto’. Sembrava che gli uscisse dalla tempia. Ho cominciato a dirgli ’tesoro, per favore svegliati’. Erano spariti tutti. C’è stato il fuggi fuggi generale. Capisco la paura, però...». E’ ancora concitato il racconto della donna che ha prestato i primi soccorsi allo straniero ferito nel supermercato. «’Vai a chiamare l’ambulanza’, ho urlato ad uno. Il giovane era svenuto, temevo fosse morto. Poi è arrivata la ragazza del banco del pesce. A forza di dire ’che hai, che hai’ alla fine si è girato. Saranno tarscorsi diversi minuti, interminabili. Era tutto aperto da una parte. Accoltellato? Io non so che cosa gli hanno fatto, aveva il volto tutto sanguinante, c’era anche per terra. Addosso non lo so», prosegue la ricostruzione concitata. «Si è rimesso in piedi, sbarellava. Gli abbiamo detto che si chiamava l’ambulanza ma poi è arrivato un suo amico. ’Lo porto via io’, ha tagliato corto», spiega. S.L. riavvolge il nastro della sequenza andando soprattutto al momento in cui ha visto entrare nel supermercato il gruppetto di 7-8 ragazzi che cercavano la ’preda’. «Vedessi con che foga», li descrive. «Poi sono uscita e, salite le scalette, ho raggiunto il bar davanti alla postazione dei taxi. Non sono sicura che fosse lui, ho sentito delle urla. Poi mi hanno allontanato», aggiunge. «Non oso pensare se avessero travolto la giovane con il passeggino che era nell’altra corsia di scaffali. Siena non è più sicura, c’è poco da fare». Si legge incredulità negli occhi degi addetti del supermercato che hanno subito rimesso a posto. Arrivano i titolari di Conad, per capire cosa è accaduto. «Questo non può succedere qui in centro», commentano alcuni senesi venendo via da piazza Matteotti dove ci sono auto di polizia, carabinieri e municipale. Oltre all’ambulanza. Ed un gruppetto di giovani stranieri che gli agenti non fanno allontanare. «Sono entrati nel supermercato come se si trattasse di casa loro, come se nulla fosse», spiegano. La polizia è appena uscita, saranno visionate le telecamere interne del Conad che dovrebbero aver ripreso l’intera sequenza. Filmati preziosi per capire come è stato ferito il giovane, non accoltellato come si temeva inizialmente. Sta abbastanza bene, nessuna ferita addosso di arma da taglio. Mentre salivano in branco le scalette, davanti agli occhi di un addetto alla pizzeria, hanno portato via dai tavoli apparecchiati almeno un paio di coltelli. Raggruppandosi poi dove sono i motorini. Erano tanti. «Così non si può andare avanti, ora basta. La gente non è più sicura dentro le proprie attività. C’è stato il delirio nel negozio, un fuggi fuggi. Le autorità devono prendere provvedimenti seri. Ora basta», dice Duccio Carapelli di Conad.