MICHELA BERTI
Cronaca

Agricoltura under-50. Dalla finanza alla terra. Il sogno di Martin sulla via di Trequanda

Dall’Austria arriva in provincia di Siena per mettersi di nuovo in gioco "E’ possibile, anche se la burocrazia in Italia è veramente complessa. Grazie a Coldiretti però riusciamo a realizzare i nostri progetti". .

Agricoltura under-50. Dalla finanza alla terra. Il sogno di Martin sulla via di Trequanda

Dall’Austria arriva in provincia di Siena per mettersi di nuovo in gioco "E’ possibile, anche se la burocrazia in Italia è veramente complessa. Grazie a Coldiretti però riusciamo a realizzare i nostri progetti". .

Non è vero che ai giovani non piace lavorare la terra. E’ un luogo comune da sfatare. E ci ha pensato l’assemblea di Coldiretti Giovani impresa a raccontare le sfide della nuova agricoltura fatta da under-50. Nella splendida cornice dell’agriturismo “il Ciliegio” di Monteriggioni si sono confrontati modelli economici del ricambio generazionale. "I giovani hanno entusiasmo e voglia di portare innovazione - ha detto Giosef Sabatini, delegato Provinciale di Coldiretti Giovani Impresa – senza però allontanarsi dalla tradizione". Questo il file rouge dell’esperienza di Martin Moser, imprenditore di 41 anni che dall’Austria è arrivato a Trequanda per realizzare un sogno.

Lei parla bene italiano...

"Lo parlo da quando sono piccolo, perché venivo sempre in Italia".

Parte dal suo passato Martin per raccontare la sfida a Belsedere di Trequanda.

"La mia famiglia aveva un’azienda agricola in Austria che ora gestisce il mio fratello. Avevamo un albergo quindi diciamo che sono nato nella cultura dell’ospitalità".

Che studi ha fatto?

"Ho studiato diritto e economia e dopo sono entrato nel mondo delle finanze. Ho lavorato per sette anni in un grande istituto bancario internazionale che mi ha portato a Londra e in Svizzera. Mi pagavano molto bene ma mi sono reso conto che quella non era la mia vita. Ho scelto di continuare gli studi, due anni di specializzazione negli Stati Uniti".

Dall’alta finanza a Trequanda, il passo è stato lungo, però...

"Sì, molto. Un luogo scoperto per caso. Avevo un periodo di ferie e sono venuto in Toscana a trovare un amico che aveva comprato un agriturismo, vicino a Montepulciano. Ho aiutato ad aprirlo. Poi sono tornato in Austria ma già lo sapevo che quella sarebbe stato il mio futuro. Ero innamorato dallo stile di vita".

E dopo?

"Sei mesi dopo sono tornato dal mio amico e mi sono messo a cercare una struttura per me. Ho girato la Toscana in bicicletta ed un giorno, per caso, mi sono imbattuto in Trequanda. Mi sono fermato a Belsedere per bere un po’ d’acqua ed ho sentito che era un luogo speciale. Avevo visto più di cento posti, ma questo era magico. C’è tanta calma, da qui vedo la Val d’Orcia, i colli senesi".

Così nasce parte la tua avventura?

"Ho 15 ettari di vigna, 200 ettari di campo che coltivo a rotazione. Il mio grande progetto però è ristrutturare l’agriturismo e ripiantare l’ulivo che c’era fino agli anni ’80".

Cosa può dire ai giovani che vorrebbero lavorare in questo mondo ma hanno paura dei rischi?

"Quello agricolo è un settore complesso, richiede molto tempo e non è pagato come dovrebbe. Devi avere passione. Io vedo la grande opportunità di sviluppare prodotti che posso vendere direttamente nel resto dell’Europa dove la qualità italiana piace molto".

Tutto bello, ma?

"La difficoltà è la burocrazia. Tra regole, manuali di sicurezza, visite mediche. E’ tutto molto complesso ma... E’ possibile". "E’ possibile anche grazie – chiude Martin – alla Coldiretti e che fa un ottimo servizio per noi agricoltori, aiutandoci a navigare nella burocrazia che in Italia è tanto complessa".