di Laura Valdesi
Si era fermato ad aiutare l’automobilista in difficoltà. Sulla montagna si conoscono un po’ tutti. E si danno una mano, quando serve. Un gesto nobile che è costato la vita a Fernando Borsetti, pensionato di Abbadia San Salvatore. Mentre cercavano di far ripartire la macchina dell’uomo di Piancastagnaio, 71 anni, ora finito davanti al giudice, c’era stato un incidente. Gravi le lesioni riportate da Borsetti che, infatti, dopo otto giorni, era morto in ospedale.
L’automobilista, assistito dagli avvocati Lucia Secchi Tarugi e Sandro Sicilia, inizialmente indagato per omicidio colposo adesso deve difendersi dall’accusa di omicidio stradale. Ieri l’udienza davanti al gup Sonia Caravelli nel corso della quale i familiari del pensionato di Abbadia, a partire dalle tre figlie, si sono costituiti parte civile attraverso l’avvocato Duccio Panti. Il cuore dell’inchiesta è stata la ricostruzione di un incidente molto particolare, che era accaduto il 28 aprile 2023 nella cittadina amiatina. Il sostituto procuratore Silvia Benetti (ieri in aula c’era il pm Siro De Flammineis) sostiene che quel giorno sia avvenuto un incidente stradale. Sicuramente una tragica fatalità. L’uomo alla guida di una Dacia Duste, ritiene la procura, percorreva una strada un po’ impervia, anche per la larghezza, una volta arrivato all’imbocco di via Cialdini che interseca via Cavallotti. Avrebbe iniziato a fare retromarcia ma qui è nato il problema. Non ci sarebbe riuscito per l’inclinazione della carreggiata in quel tratto. Morale, una ruota era rimasta sollevata da terra. Così non poteva andare avanti. Qui era entrato in scena il pensionato di Abbadia, Fernando Borsetti. Proprio con il suo aiuto sarebbe stata messa una porta di legno sotto lo pneumatico in maniera da farlo aderire per ripartire. Quando ha pigiato il piede sull’acceleratore la porta è schizzata via centrando al viso il pensionato che aveva poi battuto la testa. Immediatamente soccorso, era stato portato alle Scotte ma, come detto, otto giorni dopo morì.
Il braccio di ferro riguarderà proprio la dinamica. L’avvocato di parte civile chiederà al pm una parziale modifica del capo di imputazione, mentre il pool difensivo del 71enne di Piancastagnaio punta a ribadire che non c’è stato un incidente stradale. Non ci sarebbero peraltro segni sulla vettura subito sequestrata, né tracce ematiche. Chiesto il rito abbreviato condizionato alla testimonianza dei consulenti dell’imputato. Il 28 novembre ancora in aula.