CRISTINA BELVEDERE
Cronaca

Al via la patente a punti. Marchettini, Ance:: "L’edilizia farà da cavia. Ma meno burocrazia"

Il presidente dell’Associazione Costruttori edili di Siena non ha dubbi: "Da oggi è in vigore un ulteriore adeguamento. Siamo favorevoli soltanto per un aspetto: deve servire a qualificare le imprese virtuose".

Al via la patente a punti. Marchettini, Ance:: "L’edilizia farà da cavia. Ma  meno burocrazia"

Il presidente dell’Associazione Costruttori edili di Siena non ha dubbi: "Da oggi è in vigore un ulteriore adeguamento. Siamo favorevoli soltanto per un aspetto: deve servire a qualificare le imprese virtuose".

"La patente a punti per l’edilizia? E’ un ulteriore adeguamento burocratico in vigore da oggi. Noi siamo favorevoli, ma soltanto per un aspetto: deve servire a qualificare le imprese virtuose". Parola del presidente di Ance Siena, Giannetto Marchettini, che spiega: "Le imprese già in possesso della certificazione Soa (società organismi di attestazione) sono esenti dalla patente a punti, in quanto hanno già una serie di requisiti e qualifiche per partecipare agli appalto pubblici. I problemi nascono invece per le imprese piccole e piccolissime, cioè quelle artigianali spesso a conduzione familiare, per le quali la patente a punti rappresenta solo un ulteriore aggravio in termini burocratici".

Marchettini entra nel dettaglio: "Chiunque può eseguire dei lavori nel privato – sottolinea –. Basta che sia iscritto alla Camera di commercio, ma questo non offre sufficienti garanzie sull’impresa edile. La patente a punti può dunque rivelarsi lo strumento utile a qualificare le imprese, operazione sfiorata con il Superbonus, nell’ottica di prevenire le morti sul lavoro e dare garanzie di sicurezza". Il presidente di Ance Siena però puntualizza: "Come settore dell’edilizia siamo disponibili a fare da cavia come già successo con il Durc, ma chiediamo per questo adeguamento procedure snelle, non fogli e carte. In altre parole, non vogliamo ulteriori aggravi in termini di burocrazia". E ancora: "Per chi opera in sicurezza la patenta a punti sarà uno strumento per qualificare anche chi svolge lavori nel settore privato – continua Marchettini –. Lo stesso committente potrà scegliere a quale impresa affidarsi anche in base al punteggio aziendale e questo fornirà ulteriori garanzie".

Alla Cassa Edile di Siena sono iscritte 645 imprese con un totale di 2.794 operai occupati e di 1.711 i cantieri avviati: "Le metà dei nostri iscritti ha un’organizzazione interna strutturata, poi ci sono le realtà di piccolissime dimensioni – evidenzia il numero uno di Ance Siena –: qui prevedo difficoltà a far partire la patente a punti, per questo come Scuola Edile abbiamo organizzato due seminari, per informare e formare le nostre imprese. Inoltre offriamo anche un servizio di consulenza per agevolare l’adeguamento alla normativa".

Marchettini, da imprenditore in prima linea in vari cantieri della provincia, conclude con pragmatismo: "Ci auguriamo che i costi ulteriori a cui siamo chiamati per la patente a punti si rivelino utili a qualificare le imprese – ripete –: chi paga e si adegua alla legge, ha maggiori chance di lavorare. In questo modo il mercato registra una concorrenza al rialzo. Chi evade e non fa nulla in termini di sicurezza sul lavoro, va messo all’angolo: questa è la logica con cui Ance si approccia alle nuove direttive".

La patente sarà dotata di un punteggio iniziale di 30 crediti attribuiti al momento di rilascio e consente alle imprese e ai lavoratori autonomi di operare nei cantieri temporanei o mobili con una dotazione pari o superiore a 15 crediti; avrà un punteggio massimo di 100 crediti, di cui faranno parte altri 40 crediti attribuibili per investimenti o formazione in tema di salute e sicurezza sul lavoro. Da questa patente potranno essere decurtati i crediti per violazioni legate alla sicurezza sul lavoro. In caso di infortuni gravi o mortali, l’Ispettorato può sospendere la patente fino a 12 mesi. Lavorare senza patente, o con una patente con meno di 15 crediti, comporta sanzioni amministrative pari al 10% del valore dei lavori affidati, con un minimo di 6.000 euro, oltre all’esclusione dai lavori pubblici per sei mesi.