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Al ’Virgilio’ bocciata la settimana corta

Famiglie in fermento a Montepulciano, in particolare i genitori degli alunni dell’Istituto Comprensivo ’Virgilio’, che accoglie sezioni di scuola secondaria...

I genitori degli alunni delle scuole medie al ’Virgilio’ di Montepulciano sono contrari alla settimana corta, cioè al sabato libero

I genitori degli alunni delle scuole medie al ’Virgilio’ di Montepulciano sono contrari alla settimana corta, cioè al sabato libero

Famiglie in fermento a Montepulciano, in particolare i genitori degli alunni dell’Istituto Comprensivo ’Virgilio’, che accoglie sezioni di scuola secondaria di primo grado nelle frazioni di Acquaviva e Montepulciano Stazione. In discussione, l’orario da adottare per il prossimo anno scolastico, in particolare l’introduzione della settimana corta per le medie, che è stata oggetto anche di un sondaggio del quale, come si legge in una nota diffusa dalle famiglie e inviata al Comune, non è noto l’esito.

"La finalità – come afferma una circolare della scuola – è migliorare l’organizzazione scolastica", portando tutti i plessi del ’Virgilio’ a svolgere l’orario settimanale dal lunedì al venerdì, come avviene già nelle tre scuole dell’infanzia e nella primaria di Acquaviva. I genitori sollevano forti perplessità, affermando che la secondaria non è paragonabile alla materna o alle elementari, avendo bisogni educativi molto diversi.

Il documento delle famiglie mette in discussione la possibilità per gli alunni di mantenere la concentrazione anche nella sesta ora e, ancora di più, la compatibilità di tale orario con le attività dei ragazzi (sport, musica, teatro, catechismo), che risulterebbero compresse e obbligherebbero a pasti fuori orario e a sessioni di studio serali.

Altra obiezione è relativa alla compatibilità del nuovo orario con l’organizzazione delle famiglie, molte delle quali vedono i genitori occupati nel turismo, nel commercio, nell’agricoltura, per i quali il sabato libero dei figli sarebbe un problema. Riflessioni infine sull’organizzazione del servizio di trasporto: le dimensioni del territorio, secondo una simulazione, obbligherebbero i bambini che abitano in campagna a salire sullo scuolabus alle 6.30 per garantire l’ingresso in contemporanea a scuola alle 8.

Le famiglie chiedono una valutazione più attenta, "mettendo i ragazzi al centro della discussione".

Diego Mancuso