
Appello accorato degli albergatori ai consiglieri comunali di non votare l’aumento dell’Imu sui loro immobili. La questione approda in consiglio comunale lunedì e prevede di inasprire la pressione fiscale quale risposta a un rilievo della corte dei conti nei confronti del bilancio comunale. Il tema dell’inasprimento fra Comune e Albergatori infatti si intreccia con la vicenda della necessità per il Comune di presentare un piano di rientro da disavanzo di amministrazione. Lunedì sarà il sindaco Andrea Marchetti ad ufficializzare le cifre ma si parla di circa 600.000 euro da ripianare in 3 esercizi; soldi necessari per procedere con l’adozione delle misure correttive richieste dalla Corte dei Conti. La proposta è di risolvere il problema aumentando di 1,5 l’aliquota Imu, contando di fatto sull’incasso di quelle aziende che ancora riescono a pagare questa imposta. Da qui l’ira degli albergatori che in una lettera aperta pubblicata sul nostro quotidiano lanciano l’appello di non votare la manovra. "Gli effetti di un incremento di 1,5 punti dell’aliquota determinerebbero un aumento del 20% dell’Imu in carico alle aziende chiancianesi, andando a minare la loro capacità di investire per rilanciarsi dopo la crisi Covid-19 che, nel periodo 2020-2021-2022 ha causato mancati ricavi alle aziende ricettive di Chianciano Terme per oltre 25 milioni di euro. Capiamo il momento di difficoltà in cui versa il bilancio comunale a seguito dei rilievi recentemente sollevati dalla Corte dei Conti, ma riteniamo che soluzione propostavi non sia la via da seguire: aumentare la tassazione sul comparto produttivo ella nostra città certo non potrà risolvere un problema che nasce proprio dalla difficoltà che lo stesso comparto ha nel sostenere l’attuale livello di pressione fiscale". Insomma gli albergatori chiedono a gran voce di "sostenere le imprese e non aumentare le tasse, cioè l’opposto di quello che sta proponendo il Comune con l’aumento dell’imu", i dichiara il presidente dell’associazione albergatori Daniele Barbetti commentando la scelta del consiglio direttivo di Federalberghi che ha deciso di sottoscrivere la lettera aperta pubblicata nel giornale. Leggendo il testo della missiva ai consiglieri comunali si trova l’esortazione a trovare una soluzione diversa. "Vi chiediamo quindi di fare appello al vostro buon senso e non votare favorevolmente alla proposta di innalzamento della aliquota Imu delle attività produttive, ed avviare fin da subito un percorso di concertazione, affinché anche grazie al dialogo sociale si possano individuare soluzioni condivise per affrontare il problema senza punire gli albergatori e gli altri imprenditori che operano nella nostra comunità. Nel caso di voto positivo sappiate che avrete come responsabilità maggiori sofferenze per le aziende di Chianciano e nessuna reale soluzione al problema contabile del Comune".
Anna Duchini