ANGELA GORELLINI
Cronaca

Alcol Eye: intelligenza artificiale per prevenire incidenti stradali

Il progetto Alcol Eye utilizza AI per identificare aree a rischio e migliorare la sicurezza stradale con finanziamenti nazionali.

La presentazione del progetto ’Alcol Eye’ in Comune

La presentazione del progetto ’Alcol Eye’ in Comune

‘Alcol Eye’ è un progetto innovativo che integra le più moderne tecnologie basate sull’apprendimento automatico e sull’intelligenza artificiale con i tradizionali strumenti delle forze dell’ordine per prevenire gli incidenti stradali causati dall’assunzione di sostanze e alcol.

Il software permette di evidenziare le aree del centro storico e della provincia potenzialmente più ‘rischiose’, basandosi su dati relativi a incidenti già avvenuti, senza riferimenti personali e attinti da fonti come Aci, Sissi, e 118.

‘Alcol Eye’ è pronto per essere ‘esportato’ a livello nazionale grazie al finanziamento di 350mila euro stanziato dal dipartimento per le politiche anti droga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con l’Università.

L’assessore alla sicurezza e alla polizia municipale, Enrico Tucci, sottolinea che, nonostante le campagne dedicate, il fenomeno degli incidenti stradali è stato arginato ma non debellato. Con il software ‘predittivo’ ‘Alcol Eye’, i controlli della polizia municipale saranno mirati, aiutando i cittadini, soprattutto i giovani, in tema di sicurezza.

Il vice comandante Alfredo Zanchi spiega che gli incidenti stradali non solo hanno devastanti risvolti sociali, ma comportano anche un grande dispendio di energie e risorse per il corpo di polizia. Ogni anno, sul territorio comunale, si verificano dai 550 ai 600 incidenti. ‘Alcol Eye’ permette di ottimizzare le attività.

Grazie al finanziamento, sono stati rinnovati gli strumenti, sostituiti gli etilometri, acquistati pretest alcolemici elettronici in grande quantità e due veicoli. Sono previsti anche corsi di educazione stradale nelle scuole.

La professoressa Patrizia Marti, delegata del rettore al Fab Lab, ed Ernesto Di Iorio, ad di QuestIt, hanno presentato nel dettaglio ‘Alcol Eye’. Marti afferma che il grosso lavoro è stato sulla raccolta e la pulizia dei dati, distribuiti in tante banche diverse. L’algoritmo, più dati ha a disposizione, meglio predice. Di Iorio chiude dicendo che l’obiettivo è di aumentare la capacità dell’algoritmo arricchendo i dati, usandone anche di esterni.