Da quando, ottocento anni fa, Francesco d’Assisi volle contemplare con i suoi occhi il mistero del Dio- Bambino adagiato in una mangiatoia, da Greccio si è diffuso nel mondo il messaggio gioioso del presepio. Il richiamo alle origini è il fulcro della mostra di presepi che la parrocchia di Saragiolo ha allestito, a partire dal giardino esterno, proseguendo poi ai lati della navata della chiesa, nella cappellina laterale ed in alcuni locali adiacenti. Decine le Natività proposte, realizzate a due, quattro o più mani – comprese quelle dei bambini che ne hanno una tutta loro – da persone che abitano a Saragiolo, Tre Case, Piancastagnaio, Abbadia San Salvatore. Varie le tecniche proposte, spaziando da allestimenti classici ad altri più attualizzati o insoliti, alcuni più essenziali, altri curati nei minimi particolari. Un’esperienza partita circa trent’anni fa e che si è andata affermando, grazie ai collaboratori del parroco don Gian Pietro Guerrini. In particolare le signore che si occupano della ’bottega’, dove sono acquisibili, con offerta libera, lavori realizzati durante l’anno. Oggi ultimo giorno di apertura per la mostra.
Daniele Palmieri