
In alto il priore dell’Istrice Squarci, qui sopra la polizia all’imbocco di Camollia
di Laura Valdesi
SIENA
"La Contrada dell’Istrice sta seguendo con attenzione ciò che succede nel suo territorio, sin dalle ben note vicende di inizio mese. Mi riferisco ai fatti accaduti in fondo a via dei Gazzani. Avevamo immediatamente rappresentato le nostre preoccupazioni al riguardo, oltre che il disagio avvertito dai residenti, scrivendo al questore e al sindaco. Entrambi ci hanno risposto immediatamente assicurando da parte loro massima attenzione e sorveglianza. Che infatti ci sono", spiega Emanuele Squarci, priore dell’Istrice. Nel cuore del rione giovedì pomeriggio sono intervenute le forze dell’ordine – ’Strade sicure’, carabinieri e polizia – quando un nutrito gruppo di giovani, alcuni minorenni, si è riversato a giocare a pallone nell’oratorio della Magione. Una trentina di ragazzi, la maggior parte stranieri, fra loro anche qualche italiano. Un assembramento che ha creato apprensione nel quartiere. E’ finita con l’identificazione dei componenti da parte della polizia e con un giovane che ha fatto il diavolo a quattro perché non voleva seguire gli agenti. E’ arrivata anche un’ambulanza.
C’è stato un aumento dei controlli in Camollia, come richiesto dalla Contrada. Lo conferma l’episodio di giovedì pomeriggio.
"La sorveglianza risulta intensificata. Passano sempre anche i militari di ’Strade sicure’, oltre alle altre forze dell’ordine. L’ultimo episodio è nato proprio in relazione a questo. La presenza alla Magione di un nutrito gruppo di giovanissimi, altri lo erano meno mi dicono perché non ero presente. A giocare a pallone. Non so se è accaduto qualcosa o è stato solo il fatto che si è presentata la polizia chiedendo i documenti. Credo che uno dei soggetti abbia risposto in modo molto energico e ha costretto all’intervento di un’ambulanza".
Una situazione delicata.
"Contradaioli e abitanti del rione non sono stati coinvolti in alcun episodio ma questa situazione crea apprensione e attenzione anche perché si tratta di un punto dove la presenza dei nostri giovani è intensa. Alcuni di questi soggetti, parlo in generale, hanno atteggiamenti che potrebbero incitare a reagire. Cosa che noi assolutamente non vogliamo, la tutela dell’ordine e della sicurezza non spetta certo ai contradaioli ma alle autorità deputate. Da parte nostra resta massima l’attenzione segnalando eventuali episodi a chi di competenza".
Giovedì sera ha parlato con il questore?
"Ci siamo sentiti, certo. Continueremo a segnalare ogni volta che ci dovesse essere qualcosa. La situazione è sicuramente al centro dell’attenzione anche se non così immediatamente risolvibile. I controlli non possono essere 24 ore al giorno per sette giorni alla settimana. Comunque la guardia è alta, da parte nostra e di chi è deputato a questo".
E dal punto di vista interno come si muove la Contrada?
"Stiamo spendendo le nostre energie nel far capire che non spetta a noi e ai contradaioli fare azioni. Ci possono anche essere soggetti pericolosi, potrebbero nascere dei danni importanti. E poi in questi casi le cose diventano, come sappiamo, problematiche per chi magari era dalla parte della ragione".
C’è il timore che ci possa essere una piccola attività di spaccio.
"Se così fosse ci sarà chi ci pensa. Si tratta di un reato".
Di questa situazione delicata, che in passato ha riguardato anche altri rioni, ne avete parlato in Magistrato?
"Più volte ma anche il Magistrato che può fare se non rivolgersi a chi è preposto alla sicurezza e all’ordine pubblico. Si può solo sottolineare l’esistenza di un problema e raccomandarsi affinché siano individuate le soluzioni".