Montepulciano, 28 agosto 2020 - Lo spettro del Covid19 nelle residenze sanitarie per anziani è tornato dopo il caso di Sarteano e dei dieci ospiti deceduti su cui indagano i Nas, coordinati dal pm Valentina Magnini. Spettro perché questa volta ad essere risultati positivi al tampone sono tre operatrici sanitarie che lavorano nella Rsa ‘Cocconi-Bernabei’ di Montepulciano. A dare l’annuncio su Facebook è stato il presidente della Misericordia Adriano Giuliotti.
«Fra il personale che opera – scrive – sono stati riscontrati tre casi di positività al test per il coronavirus. Le persone si trovano già in isolamento domiciliare e d’intesa con l’Asl sono state adottate tutte le misure di contenimento e prevenzione necessarie. In particolare il tampone a cui sono stati sottoposti gli ospiti ha dato esito negativo. Inoltre è stato disposto l’isolamento per coloro che hanno avuto contatti con i positivi.
I familiari degli anziani sono stati informati e intendiamo rassicurarli sull’impegno che la struttura sta mettendo per scongiurare qualsiasi pericolo». A fargli eco è il sindaco di Montepulciano Michele Angiolini: «Anch’io sono stato contattato dalla nostra Asl riguardo alla situazione descritta che non riguarda residenti a Montepulciano. Sono rimasto in stretto contatto con la Misericordia e con il presidente Giuliotti per seguire con forte attenzione la situazione. Misericordia e Rsa sono due realtà importanti per Montepulciano. Auspico che, grazie alla professionalità della struttura e dei suoi operatori, dimostrata anche nel lock down, l’evoluzione della situazione sanitaria sia la più favorevole possibile».
Giuliotti, quanti anziani sono ospiti della Rsa? «Quaranta non autosufficienti. Vengono regolarmente sottoposti a tampone di controllo, come gli operatori. Era stato effettuato lunedì l’accertamento da cui è emersa la positività di tre addette della cooperativa che ha in gestione il servizio alla persona. Non sanno capire come sia avvenuto il contagio».
Sono rientrate dalle ferie? «Assolutamente no, niente ferie. Sono state a casa conducendo peraltro una vita blindata, sia l’addetta di Chiusi che le altre sue due colleghe che vivono in Umbria. Stanno tutte bene, non hanno sintomi. E comunque, per inciso, chi rientra dalle ferie si sottopone sempre al tampone prima di riprendere servizio nella casa di riposo».
Le cautele adottate sono enormi, tanto che tutti e 40 gli ospiti risultano negativi. «Le precauzioni, mi creda, sono davvero molte. Unitamente al modo di lavorare scrupoloso con mascherine, tute e guanti hanno finora funzionato bene. Ci tengo a rassicurare l’opinione pubblica che gli ospiti sono tutelati con cordoni sanitari importanti».
Quanti gli operatori che hanno avuto contatto con le persone positive e dunque sono in isolamento? «Una ventina fra addetti della Rsa e dei servizi socio-sanitari che la Misericordia eroga. Ci siamo subito attivati per sostituire il personale, rimodulando i servizi e da domani (oggi, ndr) ci saranno già tre addetti grazie ad un bando di Siena Soccorso che consente di reperirli in tempi rapidi».
Le visite dei familiari? «Vietate fino a che la situazione non sarà tornata alla normalità. Anche prima, però, erano consentite su appuntamento 15 minuti a familiare, in una sala con le protezioni e che veniva subito dopo sanificata».