ORLANDO PACCHIANI
Cronaca

Alle urne in ventinove (più una) Primi nomi per Comuni e Provincia

Nel 2024 si rinnovano tante amministrazioni locali: per nove sindaci impossibile la ricandidatura

Alle urne in ventinove (più una) Primi nomi per Comuni e Provincia

di Orlando Pacchiani

Ventinove più, quasi sicuramente, una. Sono le elezioni amministrative che coinvolgeranno Siena il prossimo anno: ventinove Comuni, e fin qui siamo sicuri, più molto probabilmente il ritorno all’elezione diretta dei vertici della Provincia, con la riforma Delrio che finirà dritta negli archivi per restituire centralità e si spera anche adeguate risorse all’ente intermedio tra Comuni e Regione.

Le grandi manovre sono già cominciate anche se le certezze per il momento sono poche.

Si parte intanto da chi non potrà essere ricandidato, salvo novità legislative, per aver completato due mandati (tre nei Comuni sotto i cinquemila abitanti): Bussagli a Poggibonsi, Gugliotti a Sovicille, Tondi ad Abbadia San Salvatore, Nepi a Castelnuovo Berardenga, Berni a Monteroni d’Arbia, Marchetti a Chianciano Terme, Grazi a Torrita di Siena, Pescini a Gaiole in Chianti, Bonechi a Castellina in Chianti. A questo elenco va probabilmente aggiunto Vagaggini a Piancastagnaio, che ha manifestato la volontà di non candidarsi per il terzo mandato, sebbene ci sia tempo fino a primavera per cambiare idea e ripresentarsi.

Il centrosinistra ha in calendario per settembre incontri programmatici, con l’idea di condividere impostazioni generali, anche in vista del ritorno al voto per la Provincia. Qui il primo nome papabile per il Pd è l’attuale presidente David Bussagli, che lascerà dopo dieci anni il palazzo comunale a Poggibonsi. Per candidarsi alla sua successione si fanno tre nomi: l’assessore Susanna Salvadori, l’ex parlamentare Susanna Cenni, il neo presidente di Sienambiente Tiziano Scarpelli.

Più fluida la situazione a Colle Val d’Elsa, dove l’attuale maggioranza di centrosinistra si è divisa sulla scelta di non riproporre Alessandro Donati e puntare su Riccardo Vannetti. In campo c’è già la candidatura pesante di Piero Pii, ex sindaco di Casole d’Elsa. Sul suo nome potrebbe confluire anche il centrodestra, che però vuole mantenere la propria identità, leggi i simboli di partito sulla scheda. Su questo per ora le posizioni non si incontrano, ma la strada è ancora lunga. Se la situazione non si ricomporrà, Angela Bargi potrebbe essere un nome su cui puntare per il centrodestra.

Praticamente certa, su questo fronte, la candidatura a Montepulciano del consigliere comunale Gianfranco Maccarone, esponte di spicco di Fratelli d’Italia, così come probabile è quella di Mattia Savelli a Sinalunga.

Più complessa la questione a Chianciano Terme, dove molti sono i nodi da sciogliere per il dopo Marchetti.

Da settembre la partita inizierà a entrare nel vivo, con la variabile ovviamente tutt’altro che secondaria del possibile ritorno al voto per l’amministrazione provinciale, che significa candidature per la presidenza e per i consiglieri, posti da assessore per chi vincerà. La sovrapposizione con le comunali rende ancora più complesso il quadro, perché si intrecceranno le posizioni di centrosinistra, centrodestra e anche delle numerose componenti civiche già attive e di quelle che si sono messe in movimento negli ultimi giorni.