Alloggi gratuiti ai medici specializzandi

Il rettore Di Pietra auspica incentivi per laureati in Medicina a scegliere specializzazioni a Siena. Palazzo Pubblico offre alloggi gratuiti per un anno per stimolare la scelta.

Alloggi gratuiti ai medici specializzandi

"Forme di incentivo e di intervento che stimolino i laureati in Medicina e Chirurgia a scegliere le specializzazioni in sofferenza, preferendo Siena ad altre destinazioni". Era l’auspicio del rettore Roberto Di Pietra di fronte ai dati delle scuole di specializzazione di area medica, con ancora vacanti un terzo dei posti disponibili. Ed è arrivata la risposta di Palazzo Pubblico: un alloggio gratuito per un anno. Su iniziativa degli assessori Giuseppe Giordano e Vanna Giunti (foto) si è svolto il summit con l’Università e l’Azienda ospedaliera. Il tavolo istituzionale è stato aperto dal professor Francesco Dotta, delegato alla sanità, che ha evidenziato che le sofferenze principali si registrano in Medicina di emergenza-urgenza e, in grado minore, in Anatomia patologica, Microbiologia, Igiene e Anestesia e rianimazione. E Palazzo Pubblico ha annunciato l’attivazione, da dicembre, di un progetto sperimentale che prevede la concessione di un alloggio gratuito per un anno a massimo tre medici specialisti in formazione, iscritti al primo anno di corso della scuola di specializzazione. In mancanza di specializzandi per Medicina di emergenza-urgenza, sarà concesso il beneficio a nuovi specializzandi di altre scuole a bassa densità iscrittiva. L’appartamento, di circa 120 metri quadrati in Stalloreggi, verrà fornito arredato dall’Asp Città di Siena a fronte di un contratto di locazione stipulato con il Comune.

"Un aiuto concreto per cercare di tamponare l’emorragia di medici in alcune scuole – commenta l’assessore Giordano –. Abbiamo anche proposto a Unisi e Aous di lavorare insieme su altri versanti: la possibilità di valutare, in sede parlamentare e governativa, una differenziazione della retribuzione dei contratti di formazione specialistica per le scuole in difficoltà; dall’altro, facilitare il confronto sul concorso nazionale di ammissione alle scuole".

Paola Tomassoni