La conferma arriva anche dall’assessore ai Trasporti dell’Umbria, Enrico Melasecche; domani è in programma un altro vertice sulla stazione Alta velocità Medioetruria. La sede sarà ancora una volta quella del Ministero Infrastrutture e Trasporti a Roma e attorno al tavolo, in questa occasione, ci saranno anche i dirigenti di Trenitalia e Italo, gestori del servizio ferroviario veloce, che si confronteranno sulle ipotesi in campo. Un incontro – che non è ancora quello decisivo - chiesto e ottenuto dall’assessore toscano ai trasporti Stefano Baccelli.
Ieri, sempre Enrico Melasecche, ha stigmatizzato l’atteggiamento del Pd umbro, spaccato sulla sede della stazione dell’alta velocità. I sindaci di centrosinistra del Trasimeno ‘vogliono’ Chiusi, quelli dell’Alto Tevere vorrebbero Rigutino, la Regione invece preferirebbe Creti-Farneta. Più o meno la stessa cosa, anche se a parti invertite, per il Pd toscano. Con la Regione sbilanciata su Rigutino, i sindaci della Valdichiana su Montallese-Tre Berte, il Pd senese su Creti.
"I rapporti tra noi e la Toscana sono improntati alla massima correttezza – ha aggiunto l’assessore Melasecche –. Ma se l’Umbria si presenta frammentata rischia di dover subìre le decisioni degli altri". E gli ‘altri’ è la Giunta guidata da Giani che, Siena a parte, vorrebbe Rigutino. La sensazione è che nel giro di un mese o poco più si arrivi alla decisione: "Dopo la metà di ottobre – ha confermato Melasecche - è prevista la riunione del tavolo tecnico che servirà a compilare il decalogo dei criteri con le cinque opzioni in campo per la localizzazione della stazione". Poi i tecnici lasceranno spazio ai politici per la decisione finale. L’Umbria, punta forte su questa stazione che aggancerebbe 12 coppie di treni ad Alta velocità. "E’ l’unica strada che abbiamo in questo momento per non restare fuori dalla partita" conferma Melasecche.
Michele Nucci