Alta velocità, pericoli sulla Cassia I residenti al Cipressino: "A rischio pedoni e automobilisti"

Allarme al confine tra Poggibonsi e Barberino Tavarnelle: "Intervenire subito nel tratto in pendenza"

Alta velocità, pericoli sulla Cassia  I residenti al Cipressino:  "A rischio pedoni e automobilisti"

Alta velocità, pericoli sulla Cassia I residenti al Cipressino: "A rischio pedoni e automobilisti"

"Quella strada non è sicura". Gli abitanti della località Cipressino – un gruppo di case con circa trenta famiglie in una superficie che annovera anche varie attività produttive – lanciano l’allarme per l’elevata velocità dei mezzi in transito su un nastro d’asfalto assai trafficato.

Siamo nella porzione della strada regionale Cassia che si trova in pratica sulla linea di confine tra i comuni di Poggibonsi e Barberino Tavarnelle, nel tratto in pendenza che dalla zona della rotatoria di Drove porta in direzione nord. Oppure, al contrario, scendendo verso Poggibonsi. "Il segnale che indica la velocità massima consentita a settanta chilometri orari, difficilmente viene rispettato dai veicoli – spiegano – e perfino adesso che sono in corso dei lavori sul lato di Barberino Tavarnelle, con l’istituzione di un senso unico alternato e un limite temporaneo a trenta orari – insistono dal Cipressino – i conducenti delle vetture continuano a premere senza pausa sull’acceleratore. Incuranti dei rischi ai quali vanno incontro e dei problemi che possono provocare a noi che viviamo nei paraggi e alle persone che si recano al lavoro qui in zona".

E ancora: "L’altro giorno per esempio un’auto è finita contro il semaforo provvisorio sul bordo del tragitto per Barberino –aggiungono –. Al mattino presto, siamo stati svegliati di colpo dal forte rumore dell’impatto del mezzo con l’apparecchio che serve a disciplinare il transito di vetture in corrispondenza del cantiere per lo scavo tuttora in atto". Quali allora le richieste da formulare alle istituzioni, da parte degli abitanti del Cipressino? "Ci rivolgeremo alla Città metropolitana di Firenze, ente preposto per competenza, affinché siano emessi dei provvedimenti finalizzati a ridurre la pericolosità dell’arteria, specialmente in quel preciso punto più a rischio. C’è il timore di conseguenze gravi, per gli stessi automobilisti così come per i pedoni – concludono dalla località Cipressino – in assenza di valide soluzioni in grado di garantire l’incolumità degli utenti della strada".

Paolo Bartalini