Ambrosione dice ’no’ ai capitani. E Bircolotti torna sul verrocchio

Riunione ieri sera al Magistrato di tutti i dirigenti palieschi: dopo le critiche ha detto di essere indisponibile

Ambrosione dice ’no’ ai capitani. E Bircolotti torna sul verrocchio

Ambrosione dice ’no’ ai capitani. E Bircolotti torna sul verrocchio

di Laura Valdesi

SIENA

Era il 3 luglio 2022. Alla domanda se, tornando indietro, dopo l’ondata di polemiche, sarebbe salito ancora sul verrocchio, Renato Bircolotti aveva ribattuto netto: "Sono stato onorato di farlo, ringrazio il sindaco e lo staff dell’Ufficio Palio per la collaborazione e l’opportunità, giunta con l’unanimità da parte dei capitani. Certo che accetterei, non ho niente da recriminare. Ho lavorato con quello che mi è stato consegnato al momento della Tratta fino al giorno del Palio. Ho guidato la macchina che mi hanno consegnato". Avrebbe detto sì allora Bircolotti, quando si difese sottolineando che chi sale sul verrocchio è sempre un parafulmine "ma sarebbe bello che ciascuno si prendesse le sue responsabilità".

L’ha detto anche ieri sera ’sì’ quando i capitani, riuniti alle 19 al Magistrato delle Contrade per affrontare la questione mossiere, si sono trovati davanti al ’no’ di Bartolo Ambrosione. "Non ha dato la propria disponibilità a salire sul verrocchio", conferma la nota del Comune delle ore 20.40. Facile immaginare il motivo. L’ondata di polemiche dopo la mossa con la rincorsa non ancora entrata è stata violenta. Lancia in resta era partito il capitano della Pantera, sostenendo che non si era attenuto al Regolamento. Si trattava insomma di una "non mossa", neppure di un errore. Attacchi erano arrivati anche da altri dirigenti, certo la stessa Lupa era tutt’altro che contenta. Il sindaco Nicoletta Fabio, a caldo, durante il ricevimento delle autorità nell’Onda vittoriosa aveva detto che esisteva un "problema mossa". Iniziato già durante le prove dell’ultima Carriera, come era stato sottolineato dai capitani che correvano. Probabilmente proprio la mancanza di fiducia da parte dell’amministrazione comunale è quello che ad Ambrosione ha fatto pensare. Fiducia per l’ex olimpionico, il mossiere più longevo del Palio moderno, è stata la parola chiave del suo percorso fino a questo momento. Inducendolo a ritenere che era giusto fare quel passo indietro che gli consentirà di tornare a Siena a godersi la Festa con la famiglia senza rimpianti.

Anche se i capitani delle 10 Contrade che corrono il passo indietro lo avevano fatto per primi. Dopo aver preso tempo nella riunione dopo l’estrazione a sorte di domenica per trovare la quadra, ieri sera alla fine c’erano riusciti nell’incontro al Magistrato delle Contrade. Ma quando il decano Alessandro Toscano ha composto il numero dell’uomo che ha abbassato il canape per 19 volte, è arrivata l’indisponibilità. Di qui il piano ’b’: voltarsi indietro e cercare un ex mossiere con grande esperienza che potesse garantire il Palio del 16 agosto. "I capitani – spiega la nota del Comune – hanno fatto una seconda proposta indicando Renato Bircolotti che, al momento, ha dato il suo assenso. Secondo l’articolo 31 del Regolamento del Palio dopo la proposta la nomina del mossiere spetta al Comune di Siena, attraverso il previsto iter amministrativo". Dunque occorre un atto della giunta. Che arriverà.

Renato Bircolotti, conosciuto e apprezzato nei palii di tutta Italia, starter di valore, come si ricorderà aveva sostituito Ambrosione all’ultimo tuffo nel 2022. Rinunciò perché non stava bene, quindi Bircolotti, che già era mossiere del Protocollo equino a Mociano e Monticiano, debuttò in Piazza. Dove il 16 agosto torna dunque per la seconda volta.