Amiata, 29 gennaio 2023 - Un sabato strepitoso sulle nevi dell’Amiata. Affluenza di sciatori da grandi occasioni pure in un giorno, tutto sommato, normale. Ristoranti, bari, da tutto esaurito. Stesso dicasi per molti alberghi sia della montagna che dei paesi della zona. Affluenza eccezionale e gestione degli afflussi senza intoppi. Non c’è stato, per fortuna, il bis di quanto accaduto domenica scorsa. Ieri il transito e la sosta verso la vetta sono stati gestiti come si doveva dalla Polizia provinciale, supportata da quella del Comune di Abbadia San Salvatore.
E oggi, che si attende il bis con probabile incremento di presenze, la speranza è che il buon esito della gestione del transito di ieri si ripeta. Evitare lunghe attese, ingorghi, a chi arriva in montagna per un giorno di relax e svago è cosa fondamentale. Come in quesi giorni di neve che richiamano sull’Amiata tanta gente. Questa è una considerazione supportata dai fatti. Dopo un lungo periodo di magra, ora la neve è arrivata. In vetta si contano oltre settanta centimetri di coltre bianca, poco meno ai poli più bassi.
Tutte le piste sciabili, meno il "Crocicchio", la pista dove si sono tenute le gare dei campionati europei. Pista non battuta, chiusa perché l’impianto di risalita, lo skilift, non è attivo. Era stata data, come tutte le altre, aperta. Non è stato così. E questo ha provocato disappunto tra gli sciatori e anche tra gli operatori. La pista più interessante dell’Amiata, sicuramente del versante senese della montagna resta dunque chiusa.
Solleva polemiche anche il fatto che mentre l’innevamento delle piste che gravitano nel versante grossetano è stato garantito dall’incremento delle neve artificiale, su quelle del versante senese i cannoni sono rimasti inattivi. E la parte senese dell’Amiata – lo dicono gli operatori – è in evidente difficoltà. Ieri qualche disagio anche nell’altro versante. Alla cassa delle Macinaie, in presenza di tantissima gente, ci sono state code lunghissime. Ne poteva essere aperta una seconda? Avrebbe sicuramente alleviato le lunghe attese di tanti sciatori.
L’Amiata, che offre un ottimo rapporto sul fronte di costi-qualità, deve mettere a punto, com’è stato fatto per gli afflussi delle auto dal secondo rifugio alla vetta, i servizi di supporto alle piste. Su questo fronte in tanti lamentano ritardi sugli interventi necessari per mettere a punto la machina organizzativa della stazione invernale Oggi altro giorno di grandi affluenze. Sono attesi più sciatori rispetto a quelli, tantissimi, arrivati ieri. Un test importante per l’Amiata che deve confermare la funzionalità di ieri (a parte le code per gli skilift) e far dimenticare i disagi, gli ingorghi di domenica scorsa.