Mentre nel versante fiorentino e pratese l’industria del lusso e della pelletteria sta attraversando venti di crisi, con ordini in calo e il reale rischio di una contrazione dell’occupazione, a Piancastagnaio il grande marchio Prada, che ormai da anni si è inserito nel ciclo produttivo della creazione di articoli di moda in pelle, ha rilevato terreni nell’area artigianale del paese, nella frazione di Casa del Corto dove sorgerà un ulteriore polo industriale che darà occupazione ad alcune centinaia di persone (si parla di trecento addetti alla pelletteria).
Un’ulteriore possibilità di sviluppo economico che fa dell‘Amiata una delle principali aree per lo sviluppo del made in Italy dell’alta moda, ormai lanciata nel mercato internazionale. Una fonte economica su cui operano duemila addetti e che è nata negli anni sessanta sull’intuizione di un giovane parroco, don Zelio Vagaggini, che si attivò di fronte allo spopolamento del proprio paese per l’emigrazione verso le grandi città, e il coraggio di un artigiano fiorentino, Adone Arnetoli. Don Zelio organizzò nei locali della parrocchia i primi corsi professionali finanziati dal ministero del Lavoro, corsi che in seguito avrebbero visto nascere il comparto artigianale della pelletteria di Piancastagnaio. Una realtà che oggi vede presenti grandi firme come Gucci, Prada, Celine, Bottega Venete e da qualche anno la creazione di una scuola di pelletteria per la formazione e l’inserimento nelle aziende pianesi. "In effetti – dichiara il sindaco Luigi Vagaggini – la nostra scuola di pelletteria organizza corsi di base per chi vuole entrare nel mondo dell’artigianato, ma oltre a questo vengono fatti master di formazione per le aziende".
La notizia è dunque positiva "ma – aggiunge Vagaggini – vorrei che si evitasse il rischio di una dipendenza che divenisse una monocultura produttiva a scapito di altre realtà sociali, culturali e turistiche. Piancastagnaio ha puntato sulla geotermia. Ultimamente sono state rinnovate le concessioni governative per altri 22 anni. A metà mese, saranno aperte le buste per il bando di assegnazione dei lavori di realizzazione degli ulteriori lotti per il teleriscaldamento finanziati con undici milioni di euro del Pnrr. Undici milioni che si assommano ai cinque già stanziati per un totale di sedici milioni di euro che serviranno per il completamento dell’impianto di teleriscaldamento dell’intero paese, compreso il centro storico, con la realizzazione di servizi importanti. Un bando europeo che vedrà l’assegnazione dei lavori a quattro ditte che opereranno nelle due principali zone la parte alta del paese e la zona periferica di Collemaggio".