REDAZIONE SIENA

Amitav Ghosh, la lezione sui ’presagi di apocalisse’: "Siena città da studiare"

Lo scrittore indiano insignito della laurea magistrale in Lettere moderne "Nel Palio l’esempio di un potere immaginativo capace di resistere per secoli".

Amitav Ghosh, la lezione sui ’presagi di apocalisse’: "Siena città da studiare"

"Qualche volta mi sono soffermato a pensare in quanti luoghi sono stato nel mondo e in quanti non sono mai stato e non vedrò mai. Per tutto quello che non vivrò realmente c’è stata e c’è la letteratura". Così il rettore Roberto Di Pietra ha dato il via ieri in Rettorato alla cerimonia di conferimento della laurea magistrale ad honorem in Lettere moderne ad Amitav Ghosh, scrittore indiano fra i più interessanti e rappresentativi del nostro tempo, autore tra l’altro de ’Le linee d’ombra’, ’Trilogia della Ibis’, il romanzo ’Il paese delle maree’.

"Ad alcuni scrittori devo riconoscere questa potente ’magia’ più che ad altri – ancora il rettore –. Tra questi vi è il professor Amitav Ghosh. Non sono stato ancora in India. Non ho mai visto il Golfo del Bengala, le Sundarbans, l’area di Canton in Cina. Di sicuro non posso essere mai stato nella Calcutta e a Canton nell’epoca coloniale del XIX secolo. Ogni sera, da un po’ di sere, Ghosh mi porta in un mondo che non conosco e di questo gli sono immensamente grato".

La laurea ad honorem a Ghosh è stata proposta dal Dipartimento di Filologia e critica delle letterature antiche e moderne, "per aver dato un contributo, con la sua imponente produzione letteraria, alla creazione di una estetica ambientalista", ha spiegato il professor Pierluigi Pellini, direttore del Dipartimento, sottolineando il legame con un ateneo impegnato da tempo nelle politiche sulla sostenibilità.

E’ toccata quindi ad Elena Spandri, ordinaria di Letteratura inglese, la laudatio dello scrittore: "Amitav Ghosh è un intellettuale completo, che unisce lo sguardo dello studioso a quello del visionario capace di immaginare un mondo diverso e migliore. Nato a Calcutta nel decennio successivo all’indipendenza dell’India dall’impero britannico, da quattro decenni scrive opere di grande interesse letterario, storico e scientifico. I dieci romanzi pubblicati tra il 1986 al 2019 affrontano questioni globali: colonialismi, eredità imperiali, capitalismo estrattivo, violenza di stato, migrazioni, nuove schiavitù, sostenibilità ambientale, intelligenza artificiale". E ancora: "Affrontare le responsabilità e le connivenze che hanno determinato gli odierni assetti politici, sociali e ambientali; valorizzare la memoria e l’azione collettiva; immaginare un pianeta che non sia solo una risorsa da consumare: questo è il mandato che Ghosh attribuisce oggi alla letteratura".

La parola al neo laureato Amitav Ghosh, che ha tenuto una dissertazione dal titolo ’Intimations of Apocalypse’, con preludio su Siena: "Ciò di cui abbiamo bisogno in questo momento è particolarismo e Siena è un posto molto speciale che ha preservato il suo localismo per oltre otto secoli. È commovente per me vedere il Palio e l’entusiamo dei giovani. Qui è l’esempio di come un potere immaginativo è capace di sostenersi per molti secoli, quello che sta scomparendo nel resto del mondo". Quindi la dissertazione, una lucida analisi delle tendenze che alimentano i presagi di una catastrofe futura, un’apocalisse come evento inevitabile. Questo scenario richiede, ha spiegato lo scrittore, una pianificazione e preparazione attive. Ha poi illustrato il passaggio da una concezione religiosa dell’Apocalisse a una visione tecnocratica della fine del mondo, dai pericoli nucleari alle epidemie. L’ansia sociale alimentata da tali visioni trova risposta nel nuovo linguaggio ecologista, grazie all’attività di ricerca.

p.t.