Anticorpi Tls, stop ai test "Poco efficaci su Omicron"

Tls Sviluppo sospende l’arruolamento dei positivi per la sperimentazione "I dati in vitro dell’anticorpo monoclonale J08 insufficienti contro la variante"

Migration

Nel giorno in cui Ema dà il via libera all’utilizzo della pillola antivirale Pfizer per la cura del Covid, Toscana Life Sciences Sviluppo annuncia di aver sospeso temporaneamente l’arruolamento di nuovi pazienti positivi al SARS-CoV-2 nell’ambito della sperimentazione clinica di fase IIIII in corso su MAD0004J08, l’anticorpo monoclonale umano anti Covid individuato dal Monoclonal Antibody Discovery (MAD) Lab, team di ricerca della Fondazione Tls, coordinato dal professor Rino Rappuoli.

Una doccia freddissima: la sospensione dell’arruolamento di pazienti e dunque della sperimentazione clinica in corso sembra essere legato alla comparsa delle varianti, nello specifico di Omicron, per cui l’anticorpo monoclonale prodotto perderebbe di efficacia. "I dati in vitro sulla variante omicron rilevano una perdita di efficacia di J08" si legge nella nota di Tls.

La società spiega che la decisione arriva nel pieno rispetto degli aspetti etici dello studio e assicura il mantenimento dell’integrità del processo dei test clinici per quanto riguarda tutti i pazienti già arruolati finora che verranno seguiti fino al termine dello studio stesso, come definito nel protocollo. Inoltre, la decisione è funzionale allo svolgimento di ulteriori indagini in attesa di definire con le autorità competenti le modalità di proseguimento dello studio, stante la necessità di non coinvolgere soggetti affetti dalla variante Omicron di SARS-CoV-2.

J08, che da test in vitro si è finora dimostrato uno degli anticorpi monoclonali umani più potenti che siano stati testati in clinica contro il virus, neutralizzando il SARS-CoV-2 Wuhan e le varianti Alfa, Beta, Gamma e Delta, con meno di 10 ngml, ha dunque dimostrato una perdita di efficacia nei confronti della variante omicron. Tale evidenza è in linea con i più recenti dati pubblicati su altre terapie a base di anticorpi monoclonali che dimostrano una generale perdita di efficacia in oltre l’80% delle terapie attualmente disponibili. L’evidente formarsi di numerose varianti di SARS-CoV-2 e la necessità di avere un approccio sistemico al contenimento della pandemia, sia per quanto riguarda i vaccini sia per le terapie, consente di poter lavorare allo sviluppo di anticorpi monoclonali umani che possono essere impiegati singolarmente o in combinazione. In tal senso, Tls ha già individuato ulteriori anticorpi, frutto dell’ampia selezione fatta dal MAD Lab nei laboratori di ricerca, che potranno essere utili in futuro a questo scopo, anche in combinazione con J08.

Proprio alcuni giorni fa intervistando il professor Mario Tumbarello, direttore Malattie infettive delle Scotte, avevamo avuto una prima spiegazione della differenza fra monoclonali e pillole antivirali per la cura del Covid e intuito anche un possibile limite dei primi, nonostante la maggiore efficacia: "I monoclonali – spiegava il professor Tumbarello - si legano alla proteina spike del coronavirus, impedendo al virus di penetrare nelle cellule dell’organismo e infettarle, invece le pillole agiscono sul meccanismo di replicazione del virus. Dall’uno all’altro farmaco cambia il bersaglio: questo fa sì che alcuni monoclonali possano essere efficaci su una variante del virus e meno su un’altra". Fra questi monoclonali probabilmente c’è anche J08 del Mad Lab, meno efficace su Omicron.

Si registra così un nuovo rallentamento per la terapia considerata la più efficace l’estate scorsa, in grado di far accendere su Siena i riflettori della comunità scientifica internazionale e del Ministero della Salute. Già i ritardi sul trovare gli 800 pazient positivi ai quali somministrare gli anticorpi avevano innescato la protesta e poi lo scoramento in Rino Rappuoli, coordinatore della ricerca. Ora questo cartellino rosso sull’efficacia: i ricercatori del Mad Lab sono pronti a reagire ai venti contrari.