di Laura ValdesiSIENAUna proposta di legge per fare in modo che anche i richiedenti asilo, una volta assunti, godano delle medesime garanzie degli stranieri che entrano nella nostra provincia con il sistema flussi. La costituzione, inoltre, di un tavolo sulle vulnerabilità. Perché occorre individuare, con i soggetti competenti, "le situazioni di accoglienza idonee per il migrante portatore di vulnerabilità", annuncia la prefettura. E subito il pensiero va alla vicenda, salita più volte alla ribalta della cronaca, di uno straniero che dopo aver stazionato a lungo su un albero lungo viale della Libertà a Chianciano Terme, sarebbe stato più volte denunciato per alcune intemperanze. Ora l’uomo dorme anche all’aperto, nell’erba. Un caso conosciuto da tutti che non può rimanere senza risposte, per di più in una cittadina che sta attraversando gravi difficoltà di rilancio e dove il numero dei migranti nei Cas è molto elevato.
Proposta legislativa e tavolo sulla vulnerabilità sono due novità emerse ieri durante gli ’stati generali’ sull’immigrazione con la riunione del consiglio territoriale alla presenza, fra gli altri, di Comuni in primis Siena, terzo settore attivo nell’assistenza agli stranieri, Provincia, forze dell’ordine al completo, a partire dal questore. A guidare la riunione il prefetto Matilde Pirrera che ha posto la questione del contrasto al lavoro irregolare e in nero per cui "verrà attivata una rete a tutela dei lavoratori", oltre alla proposta legislativa suddetta. Nell’occasione sono stati precisati anche i principi introdotti dalla legge 187 del 9 dicembre scorso – ’Disposizioni urgenti in materia di ingresso in Italia di lavoratori stranieri, di tutela e assistenza alle vittime di caporalato, di gestione dei flussi migratori e di protezione internazionale’ – "che avranno ricadute sulle possibilità e le priorità di ingresso dei richiedenti asilo nel sistema di accoglienza straordinaria gestito dalla prefettura", spiega una nota del palazzo del governo. Per fare massima chiarezza sul tema della gestione dell’immigrazione sarà inviato a tutti i componenti del Consiglio territoriale "un atto di indirizzo" che verrà pubblicato anche sul sito della prefettura.
Altra questione affrontata l’integrazione sul territorio dopo l’uscita dai Cas per cessazione o revoca delle misure di accoglienza. Unitamente alla gestione degli stranieri richiedenti asilo con patologie incompatibili con la permanenza in un Centro di accoglienza straordinaria. Il prefetto ha illustrato anche l’attuale situazione nei Cas della provincia di Siena che sono 16 su 35 Comuni. E si trovano ad Abbadia San Salvatore, Asciano, Castelnuovo, Cetona, Chianciano Terme, Chiusi, Colle, Montepulciano, Monticiano, Murlo, Radicondoli, Rapolano, San Gimignano, Sarteano, Siena e Sinalunga. Complessivamente sono 1089 gli ospiti suddivisi nei vari centri di accoglienza. "I presenti – si legge nella nota della prefettura – hanno accolto con molto favore l’incontro e i dati forniti, molti sono stati gli interventi grazie ai quali si è puntato l’attenzione sugli aspetti più critici del sistema e sulle problematiche da affrontare".
Una buona notizia è stato l’annuncio del prossimo inserimento in organico di un discreto numero di funzionari che favorirà una più celere procedura per il riconoscimento della protezione internazionale, periodo durante il quale il richiedente è ospite nei Cas.