Antonio Siri, primo successo ad Asti: "E’ stato il Palio della rivalsa. Lo dedico a chi mi vuole bene"

Il fantino ha trionfato per la Torretta su Chimera da Clodia davanti alla rivale. Ora il ritorno in Piazza

Antonio Siri, primo successo ad Asti: "E’ stato il Palio della rivalsa. Lo dedico a chi mi vuole bene"

Il fantino ha trionfato per la Torretta su Chimera da Clodia davanti alla rivale. Ora il ritorno in Piazza

di Laura Valdesi

Il palio del riscatto, quello vinto ieri da Antonio Siri su Chimera da Clodia per la Torretta ad Asti. Solo un anno fa, proprio in piazza Alfieri, aveva fatto prendere uno spavento a tutti svenendo dopo il volo da cavallo per poi riprendersi e cavarsela con una lussazione alla spalla. "Cadere fa parte del mestiere", aveva risposto Siri nell’intervista del Tg3 Piemonte fatta pochi giorni fa. Ieri infatti è uscito da piazza vittorioso sulla grigia che andava come un treno e contro cui nulla ha potuto la rivale Santa Caterina, nonostante la rimonta strepitosa di Adrian Topalli su Carilbom, secondo. Terzo è giunto Valter Pusceddu su Arraju (San Secondo), uno dei grandi favoriti e, alle sue spalle, Federico Guglielmi (Tanaro) su Bramosu. Quindi Carlo Sanna su Albasolare (San Silvestro), Nizza con Divino Amore montato però da Niccolò Farnetani all’ultimo tuffo per l’nfortunio di Michel Putzu. Quindi Castell’Alfero dove c’era Francesco Caria su Zodiaca. Una finale corsa dunque in sette per il forfait, dopo le batterie, dei cavalli Zeniossu (Stefano Piras in San Damiano) e Dispettoso, montato da Antonio Mula (Moncalvo).

"Ho capito che avrei vinto dopo la prima curva, una grande cavalla, grazie a Massimiliano Narduzzi per come l’ha preparata", racconta il fantino nelle mille interviste che si susseguono dopo il successo. "Dico grazie alla Torretta per l’affetto, gli dedico la prima vittoria ad Asti che va anche a tutte le persone che mi vogliono bene". Poi l’abbraccio con la moglie, i complimenti ricevuti dalla marea di senesi, fra dirigenti e semplici appassionati, che hanno assistito al suo trionfo. E ad un palio che, seppure totalmente diverso da quello di Siena, ha confermato che i cavalli fanno la differenza, ferme restando serietà, professionalità e un pizzico di fortuna che serve sempre. Una sfida avvincente che ha visto uscire di scena due big attesi, Giovanni Atzeni che non è riuscito ad agguantare per Don Bosco la finale nella terza batteria dove hanno volato i mezzosangue dei rivali Pusceddu e Guglielmi, unitamente a quello di Mula poi fermato per il palio dalla commissione veterinaria. Esce di scena nella prima batteria anche Giuseppe Zedde (San Lazzaro) mentre c’è una caduta a batteria terminata che coinvolge anche Putzu che s’infortuna per cui al suo posto corre Niccolò Farnetani, figlio di Bucefalo, il fantino più vittorioso in questa piazza con otto successi.

"E’ stato un bel Palio, una bella rivalsa", dice giustamente Antonio Siri prima di essere sommerso dai complimenti. Adesso inizia il conto alla rovescia con il ritorno in Piazza, quella di Siena, dove potrà indossare di nuovo il giubbetto, finita la squalifica. Una vittoria dunque che è anche un segnale alle dirigenze dal 17 agosto a lavoro per la prossima stagione. Quanto al mossiere Andrea Calamassi ha fatto bene. Promosso e sempre più autorevole. "Non mi fate spendere altre munizioni", la frase più volte rivolta ai fantini al canape per evitare forzature e mosse false. Gli hanno dato (abbastanza) retta.