REDAZIONE SIENA

Anziana operata alla schiena muore dopo qualche ora. “Nessuna criticità post intervento”

La vittima è una donna di 74 anni. Rugani Hospital ha fatto richiesta di autopsia per far luce sull’accaduto

Rugani Hospital è una clinica privata ma svolge attività di chirurgia ambulatoriale, diagnostica e degenza in convenzione con Asl

Rugani Hospital è una clinica privata ma svolge attività di chirurgia ambulatoriale, diagnostica e degenza in convenzione con Asl

Siena, 15 febbraio 2025 – La vittima è una donna di 74 anni. Rugani Hospital ha fatto richiesta di autopsia per far luce sull’accaduto. Viene sottoposta a un intervento programmato alla schiena e dopo qualche ora è trovata morta nel suo letto a Rugani Hospital. La tragedia è di ieri e la vittima una donna di 74 anni della provincia di Viterbo.

“Esprimo a nome mio e di tutta la struttura il più profondo rammarico e cordoglio per il decesso di una nostra paziente – conferma Maria Paola Potecchi, amministratore delegato della clinica privata situata a Montarioso –. La signora sottoposta a un intervento di routine alla schiena, non presentava criticità preoperatorie e rientrava in reparto vigile. Il decorso post-operatorio non aveva evidenziato alcuna criticità evidente, che facesse presagire un’evoluzione infausta. Già dopo poche ora dalla morte, la Direzione Sanitaria ha richiesto il riscontro autoptico e attivato tutte le procedure interne per fare chiarezza e consentire di comprendere e approfondire le cause del decesso. Un atto che riteniamo fondamentale per fare chiarezza e tutelare il rapporto consolidato di fiducia tra i pazienti e la nostra clinica. Massima trasparenza e rigore guideranno ogni accertamento, così come massima è la fiducia nei nostri medici e professionisti”.

La donna aveva svolto tutti gli esami della preospedalizzazione un mese fa, necessari prima dell’intervento di artrodesi sulla colonna vertebrale programmato appunto per giovedì e dalle visite e esami non erano risultate patologie pregresse o co-morbilità.

Giovedì quindi il ricovero a Rugani Hospital e nel pomeriggio l’intervento, durato appena un’ora. Un’operazione di neurochirurgia di routine, fatta certo in anestesia totale trattandosi della colonna vertebrale: intorno alle 20 la signora è uscita dalla sala operatoria e ha parlato con i familiari.

Tutto nella normalità. Quindi il monitoraggio da parte dei sanitari tutta la notte, fino alle 5 di ieri mattina, quando, all’ennesimo controllo, l’infermiere ha trovato la donna priva di vita.

Immediatamente la clinica ha informato la famiglia, che ha manifestato intenzione di presentare denuncia ai carabinieri, per far luce sull’accaduto. Nella stessa direzione e con le stesse finalità Rugani Hospital ha fatto richiesta alla medicina legale dell’autopsia: un atto dovuto per capire le ragioni del decesso.

Manovre e modalità chirurgiche sbagliate? O forse piuttosto un’arresto cardiaco o embolia polmonare post intervento? Fatto sta che la vicenda avrà probabilmente un seguito legale, con l’apertura di un fascicolo e l’avviso di garanzia per i professionisti coinvolti.

Anche questo un atto dovuto, per cercare di spiegare la morte e soprattutto capire se ci sono responsabili. Due anni fa un’altra tragedia simile alla Rugani, con decesso di una paziente dopo un intervento all’anca: in quel caso furono sette gli indagati, tutti poi prosciolti, per un decesso dovuto ad infarto.