
Alessandro Donati, ex primo cittadino di Colle Val d’Els, non ha risparmiato critiche a certe scelte della maggioranza
Botta e risposta tra l’ex sindaco Alessandro Donati ed i gruppi consiliari di maggioranza. In un post sul proprio social l’ex sindaco titola ‘tutto giusto – ma anche meno’. Il riferimento è al caso dell’appartamento requisito alle Associazioni Misericordia e Pubblica Assistenza.
"La solidarietà, l’attenzione per i più fragili, le politiche abitative, la Fondazione Territori Sociali e tutto il resto non sono stati inventati il 30 marzo 2025 – afferma nel post Alessandro Donati –. A proposito di FTSA, vorrei capire se, in maggioranza, si pensa ancora che sia un carrozzone come fu chiaramente detto in uno degli ultimi Consigli Comunali della nostra legislatura da autorevoli rappresentanti di SuPerColle". Ed ancora continua Donati. "Ritornando al punto, credo che l’Amministrazione abbia fatto cosa giusta vista l’emergenza – continua l’ex sindaco –. Allo stesso tempo, però, bisogna ammettere che l’enfasi data alla decisione è veramente fuori luogo e men che meno è stata coraggiosa la scelta. Al contrario credo che sia stata la via più comoda e piatta. Cioè quella di requisire un appartamento ad associazioni storiche che per volere e per dovere, pur con qualche perplessità, non avrebbero mai detto no. Detto questo, rimangono diverse cose da chiarire sia in generale che nella replica dell’assessore competente al consigliere Enrico Galardi".
I Gruppi Consiliari di Maggioranza rispondono. "Leggiamo con attenzione e rispetto le considerazioni dell’ex sindaco, anche quando partono da un assunto condivisibile ("tutto giusto") per poi smarrirsi tra illazioni, mezze verità e una certa nostalgia da retrospettiva – affermano in una nota –. L’attuale Amministrazione ha scelto di comunicare con chiarezza una decisione importante non per autocelebrazione, ma per rispetto verso la comunità e verso le stesse associazioni coinvolte. Una scelta che è stata tutt’altro che ‘comoda’: quando si tocca un bene destinato a realtà attive e radicate nel territorio, lo si fa con consapevolezza e senso di responsabilità. Ma quando c’è un’urgenza abitativa grave e concreta, le risposte non possono attendere. E sì, servono anche atti concreti, non solo post indignati".
"In conclusione – nella nota dei gruppi di maggioranza – respingiamo al mittente ogni accusa di enfasi o propaganda. Il nostro obiettivo non è "farla lunga", ma agire e spiegare, senza nascondere la complessità. Non c’è nulla di enfatico nel dire che la politica deve tornare ad essere vicina alle persone, con gesti concreti. E se questo dà fastidio, forse il problema non è nella comunicazione, ma nel cambiamento di passo che stiamo cercando di portare avanti".
Lodovico Andreucci