
Giovanni Carli, titolare di numerose attività a Siena, definisce la situazione nel centro storico «insostenibile»
"Cosa succede nel centro storico? C’è una situazione insostenibile". Netto Giovanni Carli, titolare di numerose attività a Siena, anche La Favorita in piazza Matteotti e un altro paio in piazza Gramsci. Dunque proprio nel triangolo che, insieme a Camollia, è diventato la ’casa’ di un gruppetto (o forse più) di giovani che hanno spezzato la tranquillità di due zone finora salotto buono della città. A due passi, per di più, da palazzo di giustizia. "Chiediamo alle autorità, alla questura, di cercare di rimediare a questa situazione – prosegue l’imprenditore –, ripeto che è insostenibile per attività come le nostre che sono indifese. Abbiamo dipendenti che, per via della sicurezza, stanno cercando alternative. L’altro giorno per l’ennesima volta sono stati allontanati i ragazzi dal locale. Dopo la chiusura hanno seguito fino al parcheggio una dipendente. Sono impaurite, preoccupate. Chiamo due volte al giorno, in media, la polizia". Mostra la chat con le dipendenti del bar in piazza Gramsci che chiedono come comportarsi perché sono ’tornati i ragazzi’. Domandano se devono chiudere.
Il gruppo che frequenta questa zona è irriverente. Come se ritennese di essere impunito per sempre, si è permesso di girare persino un video su Tik Tok dove riprende il titolare del locale, Carli appunto, irridendolo. Solo perché ha cercato di mandarli via. "Le mie dipendenti mi hanno messo al corrente di un comportamento non corretto, davano anche noia ad altri avventori non facendoli entrare nel dehor. Mi sono avvicinato dicendo che era l’ora di andare via, non si possono fare certe cose. Né lì, né altrove. Di conseguenza mi hanno preso in giro con quel video... simpatico. Non possiamo fare altro che cercare di mandarli via ma non è facile. Alcuni, poi, sono minorenni però posso dire che conoscono bene i loro diritti. Molto bene. Molto più di noi che siamo adulti", osserva Carli. Che ribadisce l’appello alle istituzioni: "Chiedo loro, alla questura di provvedere al più presto a mettere una postazione fissa, giorno e notte. Un presidio in piazza della Posta che serva per allontanare il gruppetto. Oppure un intervento che faccia cambiare ai ragazzi certe intenzioni servendosi di assistenti sociali, magari. Questi giovani – conclude Carli – hanno dei problemi".
Furiosi anche i titolari della tabaccheria La Lizza per quanto sta accadendo ormai da lungo tempo. "La gente ha paura di venire in piazza Gramsci perché ci sono questi gruppi – dicono –, parapiglia succedono di continuo. Sono minorenni, sembra che non gli possano fare molto ma, prima o poi, diventeranno maggiorenni. Noi lavoriamo – proseguono –, non vogliamo temere di uscire fuori dal negozio perché ci sono questi ragazzi. Chiediamo protezione. Le forze dell’ordine vengono, passano, restano 10-20 minuti. Serve dalle 7 a mezzanotte che passeggiano qui davanti. Basterebbe questo come deterrente".
La.Valde.