Con ventuno voti favorevoli e otto contrari, è stato approvato ieri in consiglio comunale il bilancio di previsione 2025-2027. "Le previsioni di parte corrente - ha sottolineato l’assessore al bilancio, Riccardo Pagni - sono in linea con l’andamento degli ultimi anni. Le entrate di natura tributaria e perequativa sono incrementate, grazie all’importante attività di recupero dell’evasione che proseguirà nel prossimo triennio e ha consentito la conferma delle tariffe e delle aliquote definite negli anni precedenti. Anche le entrate extra tributarie sono state previste in linea, a eccezione di quelle derivanti dal Codice della strada. Grazie al positivo andamento delle entrate, abbiamo stanziato maggiori risorse negli ambiti strategici e di maggior importanza per l’amministrazione al 2024-2026. Sono stati confermati per l’anno 2025 rilevanti investimenti per quasi 35 milioni di euro, garantiti anche grazie alla previsione dell’accensione di nuovi mutui per 16 milioni di euro. Il Comune ha un indice di indebitamento particolarmente virtuoso, e questo ha consentito di poter effettuare importanti e rilevanti investimenti sul territorio".
Non resta a guardare l’opposizione, che su gestione e visione esprime le maggiori critiche. "Siena ha primati dei quali farebbe volentieri a meno - è intervenuto Gianluca Marzucchi, consigliere in quota Polis -: inflazione più alta d’Italia, acqua più costosa, prelievo tributario per imprese e cittadini ai livelli di Milano e Venezia, uscite quasi doppie alla media regionale, entrate altissime relative alle contravvenzioni che incidono al 6% sul bilancio e entrate relative all’Imu sempre tra le più alte. Costi frutto di situazioni annose sulle quali il dibattito è assente. Non ci sono soluzioni miracolose, ma idee possibili per abbassare la pressione fiscale e migliorare i servizi".
Sulla questione bilancio è intervenuto anche il gruppo consiliare Per Siena. "Il bilancio di previsione solleva numerose perplessità, viene trattato come un passaggio obbligato da archiviare prima delle festività natalizie, senza una reale visione di politica amministrativa. C’e uno scollamento evidente tra il programma di mandato e il documento previsionale, una gestione priva di direzione strategica, con un’eccessiva dipendenza dagli introiti derivanti da multe e dalle entrate generate da Sigerico".
"Il bilancio ci restituisce una città senza visione e senza programmazione - ha invece commentato il Pd -, che si limita alla gestione dell’ordinario. Un bilancio di previsione in cui, a fare notizia, è ciò che manca, come un cambiamento sulle aliquote IMU e IRPEF che possa incentivare le giovani coppie a mettere radici a Siena e agevolare l’avvio di una residenzialità differente. Manca la programmazione di un welfare differente, prossimo ai cittadini e in grado di essere moltiplicatore di prosperità sul territorio".
"Si punta troppo sulle multe - ha fatto eco il consigliere Pd, Alessandro Masi -, che nel 2025 sono stimate a 12,5 milioni di euro, invece di creare nuovi servizi o aumentare entrate sostenibili. Per mantenere l’equilibrio di bilancio, si fa affidamento su entrate straordinarie, come i 2,7 milioni da oneri di urbanizzazione. Questa previsione potrebbe essere troppo ottimistica a causa dei limiti edilizi futuri".
Andrea Talanti