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Aquila, anno importante Lorenzini: "Con Tittia un rapporto particolare Scompiglio? Può venire"

Il capitano sostiene che luglio 2022 ha lasciato qualche ruggine "Possibile che qualche fantino abbia valutato di allargare gli orizzonti. Ma esistono sempre, per loro e per le Contrade, corsie preferenziali".

Aquila, anno importante  Lorenzini: "Con Tittia  un rapporto particolare  Scompiglio? Può venire"

Aquila, anno importante Lorenzini: "Con Tittia un rapporto particolare Scompiglio? Può venire"

di Laura Valdesi

SIENA

Che anno è il 2023 per il capitano Marco Lorenzini e per l’Aquila?

"Molto, molto importante per me e per la Contrada. Sono 4 anni che non corriamo, facile immaginare la voglia e la carica che c’è. Si vede anche dai numeri delle presenze alle cene".

Impegnato, dunque.

"Quest’anno più che mai".

Come definisce il rapporto con Tittia?

"Ottimo. Va avanti da anni, c’è sempre un’attenzione reciproca. Ha un modo di porsi corretto. L’importante per me è che le cose devono essere dette. Più o meno con tutti i fantini c’è un atteggiamento trasparente. Con Giovanni in modo particolare".

Più probabile che venga con un cavallo tipo Violenta o con un nome nuovo alla Zio Frac?

"Zio Frac è stato la conseguenza della mancanza delle punte conclamate a luglio. Uno dei pochi che si era notato e ci poteva stare. Dipenderà dalle decisioni sui cavalli. Ci dovessero essere nomi di riferimento credo che cercherà quelli. Giovanni può scegliere. Non solo lui, ritengo che tutti i fantini di prima fascia non s’inventeranno niente, a meno che non capitino nelle Contrade dove non possono montare. Il cavallo nuovo interessante può essere l’opportunità per chi non sceglie per primo. L’ultimo Palio da noi corso con Tottugoddu è un esempio: per 4 giorni pronti-via, ben gestito da Stefano Piras. Un esordiente monta un cavallo che nessuno considera e fa benissimo".

Tittia è una spanna sopra agli altri?

"Se si guardano solo i numeri si fa male a dire no. Però credo che anche lo scorso anno, nell’ultimo Palio, tante cose siano andate al loro posto, fermo restando che lui è bravissimo. Ma non l’unico in grado di vincere".

Vero che Scompiglio potrebbe indossare il giubbetto dell’Aquila?

"Perché no? Certo. Anche negli anni scorsi, se si fossero create le situazioni giuste. Non ho motivi per non mirare anche a lui se ci fosse l’occasione".

Lorenzini ha già in mente la scaletta dei fantini, primo cavallo a parte?

"E’ chiarissima. Comprende quelli con cui l’Aquila ha avuto rapporti, da Piras a Sanna, a seconda del barbero. Un buon rapporto esiste anche con Andrea Coghe e con Federico Arri, ragazzo su cui fare affidamento. Sebastiano Murtas sta facendo bene. Nomi che, tutto sommato, in una fase intermedia di Palio ci possono stare. Anche Michel Putzu sta facendo una buona provincia".

Sul fronte fantini cosa mostra ad oggi la stagione?

"Secondo me qualcuno si sta riconfermando, lo stesso Piras è sempre un bel vedere. Poi tanti ragazzi che giustamente cercano di mettersi in mostra".

Vedi Tamurè?

"Ha già esordito, sicuramente è ormai all’attenzione dei capitani. Un passettino l’ha fatto. Vicino all’Aquila? Rapporto buono ma credo che siano altre le Contrade ben più vicine"

Si parla di possibili cambiamenti di campo, magari appunto Scompiglio nell’Aquila.

"Dipende dall’estrazione, ma ci potrebbe anche stare. Comunque il palio di luglio 2022 un po’ di ruggine l’ha lasciata. E’ passato un anno ma è possibile che qualcuno abbia valutato di allargare gli orizzonti. Dipende dal 21 maggio. Però non dimentichiamo che sia per i fantini che per le Contrade ci sono rapporti che vengono da lontano e corsie preferenziali".