PAOLO BARTALINI
Cronaca

Archeodromo: lavori ma con qualche spina

Il Comitato Ambientale vuole vederci chiaro con il chiaro obiettivo di salvaguardare la natura.

L’Archeodromo di Poggibonsi è senza dubbio il più grande museo. open air dedicato all’epoca dell’Alto Medioevo e ogni anno conta migliaia di visitatori

L’Archeodromo di Poggibonsi è senza dubbio il più grande museo. open air dedicato all’epoca dell’Alto Medioevo e ogni anno conta migliaia di visitatori

"Chiarimenti sulle modalità adottate per la valorizzazione del sito" E’ il Comitato Ambiente Siena a formulare la richiesta, in merito agli annunciati lavori di ampliamento dell’Archeodromo a Poggibonsi, un’eccellenza in ambito storico e culturale, essendo considerata, la superficie, il più grande museo open air dedicato all’epoca dell’Alto Medioevo. L’amministrazione comunale ha ricordato in questi giorni che trova concretezza il progetto ABCura finanziato con il Fondo regionale di sviluppo europeo 2021-2027, che porterà complessivamente 19 milioni di investimenti a Poggibonsi e nel circondario. Secondo il Comitato, tuttavia, "l’intervento ha avuto come primo atto l’arrivo di ruspe che hanno sradicato alberi e piante, trasformando l’area in un paesaggio spoglio. Il Comitato Ambiente Siena, preoccupato per la mancanza di coerenza tra gli intenti e le azioni concrete, ha inviato una mail al Comune di Poggibonsi chiedendo chiarimenti sulle modalità adottate per la valorizzazione del sito". Scrivono ancora i componenti del gruppo: "La collina di Poggio Imperiale, che ospita l’Archeodromo, è un’area vincolata per il suo valore storico, culturale e paesaggistico (art. 136 del D.Lgs. 42/2004). Per questo il Comitato Ambiente Siena ha segnalato la situazione alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Siena e al Gruppo di Intervento Giuridico, chiedendo un accesso agli atti e provvedimenti per garantire la tutela ambientale". Gli aderenti al Comitato Ambiente Siena concludono: Il timore è che, proseguendo con questi metodi, la collina diventi una zona desertica. Dubbi sorgono anche sulla futura fase 4a, che prevede il collegamento tra via Sangallo e la Fortezza di Poggio Imperiale: verranno abbattuti altri alberi per far spazio alle opere?".