ORLANDO PACCHIANI
Cronaca

Armi ai vigili, lite sindacale. Cisl e Uil contro la Cgil sul nuovo regolamento

Per i primi, "no al negoziato su atti di competenza del consiglio comunale". La replica: "A chi non è gradita la rappresentanza democratica dei lavoratori?".

Per i primi, "no al negoziato su atti di competenza del consiglio comunale". La replica: "A chi non è gradita la rappresentanza democratica dei lavoratori?".

Per i primi, "no al negoziato su atti di competenza del consiglio comunale". La replica: "A chi non è gradita la rappresentanza democratica dei lavoratori?".

La vicenda dell’armamento dei vigili urbani è ormai instradata nel suo percorso istituzionale, ma fa anche discutere i sindacati. Sul primo fronte, calendario serrato: questa mattina riunione congiunta delle commissioni Statuto e regolamenti e Affari generali, la prossima la commissione Statuto e regolamenti si ritroverà per esprimere il parere formale e poi il consiglio di venerdì 13 sarà chiamato a votare l’atto.

Il dibattito tra sigle sindacali si è aperto sulla convocazione di un’assemblea degli appartenenti al Corpo di polizia municipale da parte della Rsu del Comune. Ma per Cisl e Uil "occorreva aspettare di avere in mano un documento ufficiale su cui poter discutere. La Cgil sembra invece avere fretta di portare in discussione il regolamento sull’armamento della Polizia municipale che esula dalla competenza del Sindacato, di cui non ne ha una conoscenza certa, non essendo ancora stato ufficialmente reso pubblico". Il problema, per il sindacato, è che il testo apparso sulla stampa "è una bozza (come specificato da chi l’ha pubblicato, cioè La Nazione, ndr) che potrebbe discostarsi anche molto dal testo che andrà in discussione in consiglio comunale".

Per Cisl e Uil c’è "disponibilità a effettuare un’assemblea unitaria ma solo dopo che sarà disponibile il testo ufficiale e definitivo del regolamento; e ciò perché una assemblea su tale argomento non può che avere carattere informativo e non certo finalizzato a un negoziato che su atti regolamentari di competenza esclusiva del consiglio comunale non può certo avvenire".

La Cgil ha replicato a stretto giro: "Ci sembra superfluo commentare due sigle sindacali (confederali) che attaccano congiuntamente sia la Rsu, espressione democratica di tutti i lavoratori del Comune di Siena, sia un’altra sigla sindacale che effettua liberamente e legittimamente le proprie scelte. Ci chiediamo a chi non sia gradita la rappresentanza democratica dei lavoratori". Per la Cgil, "è evidente che quando verrà deliberato l’atto formale non ci saranno più spazi di intervento. Evidentemente infastidisce che esistano ancora spazi di discussione, condivisione e proposta per i lavoratori. Questo è il nostro metodo e non ci accontenteremo mai di un’obbedienza supina anziché della ricerca di un confronto continuo con i livelli istituzionali".