
Scontro in Consiglio comunale sul porto d’armi per i Vigili urbani tra Alessandro Masi, consigliere Pd, e l’assessore alla...
Scontro in Consiglio comunale sul porto d’armi per i Vigili urbani tra Alessandro Masi, consigliere Pd, e l’assessore alla Polizia locale, Enrico Tucci: "Il programma dell’attività formativa per il maneggio dell’arma – ha spiegato l’assessore – è stabilito dal Tiro a Segno nazionale di Siena. Il cronoprogramma è stabilito dal comandante con la conclusione del corso a metà giugno. Il primo nucleo di sei agenti ha già completato il corso".
E poi: "Il Regolamento del Comune prevede l’obbligo di sottoporsi, a cadenze periodiche, a visite di accertamento dei requisiti psicofisici – ha detto Tucci –. La formazione e l’addestramento non prevedono una valutazione psicologica, in quanto le visite mediche e i certificati richiesti e la facoltà del comandante danno già ampia sicurezza sull’idoneità degli operatori. Le armi saranno distribuite tra la seconda meta di luglio e la prima metà di ottobre. Chi fa obiezione di coscienza è escluso".
Dura la replica di Masi: "Questo percorso doveva essere il punto finale di un ingente investimento, in termini di risorse, qualificazione, valorizzazione delle carriere, considerazione, che avrebbe portato poi alla fine anche alla formazione per la consegna e il porto dell’arma. Invece, si apprende che le armi saranno consegnate ‘a corsa’ già tra luglio e ottobre e che la normativa rinvia i requisiti dell’idoneità psicofisica ad apposito regolamento, che immagino sia interno, perché non mi sembra quello passato in Consiglio comunale". E infine: "Mi auguro che sulla valutazione dell’idoneità psico-fisica provveda adeguatamente un regolamento interno – la conclusione di Masi –. La Municipale rappresenta il Comune ed è un riferimento per i cittadini, invitiamo l’amministrazione a valutare che i vigili siano messi nelle condizioni migliori per ricevere e portare le armi".