ANGELA GORELLINI
Cronaca

Arrivano gli svedesi. Robur, Giacomini cede il 75 per cento del club bianconero

Ieri la comunicazione alla squadra, non sono previste novità negli assetti dirigenziali. L’attuale proprietario resta in società.

Arrivano gli svedesi. Robur, Giacomini cede il 75 per cento del club bianconero

Gli acquirenti svedesi erano presenti alla prima uscita ufficiale del Siena, in Coppa Italia sul campo del San Donato Tavarnelle

Simone Giacomini non è più il proprietario unico del Siena. L’imprenditore romano ha ceduto il 75 per cento delle quote del club bianconero al fondo di investimento svedese, con cui già da tempo aveva contatti per un eventuale passaggio di consegne: già a giugno i primi rumors. Ma è stato poco meno di un mese fa che la trattativa sembrava davvero prossima al closing. Era il 23 agosto quando gli emissari del fondo nord europeo sono apparsi sulle lastre: accompagnati dal segretario bianconero Luigi Conte, hanno fatto un sopralluogo allo stadio Artemio Franchi; nei giorni successivi sono rimasti in città, immortalati a conversare serenamente in un bar del centro.

Domenica 25 agosto erano presenti a Tavarnelle, per il debutto della squadra di Magrini in Coppa Italia (debutto peraltro sfortunato) contro il San Donato. La cessione sembrava ormai cosa fatta, ma giorno dopo giorno, il clamore ha lasciato spazio al silenzio, gli svedesi, a Siena, non si sono più visti, il pallone ha prevalso sulle questioni societarie. "Non si è trovato l’accordo tra domanda e offerta", la deduzione più logica. L’accordo, evidentemente, ha trovato la risoluzione negli scorsi giorni. La comunicazione della cessione della maggioranza delle quote, alla squadra, è stata fatta ieri. Nelle prossime ore, i rappresentanti del fondo svedese, dovrebbero arrivare in città. Per, probabilmente, presentarsi alla Siena bianconera. Non dovrebbero esserci, comunque, stravolgimenti dell’attuale asset societario, tutti dovrebbero rimanere al proprio posto, nel segno della continuità ‘aziendale’, con Simone Giacomini che deterrà comunque il 25 per cento delle quote.

Che il destino della Robur potesse prendere questa strada, del resto, non è stata propriamente una sorpresa. Se fino a un certo punto del suo cammino all’ombra della Torre del Mangia, il presidente aveva scacciato ogni dubbio su una sua eventuale partenza, le tante voci che hanno iniziato a rincorrersi non hanno dissipato il dubbio, lo hanno anzi trasformato nella consapevolezza che l’avventura dell’imprenditore romano alla guida del Siena Fc potesse concludersi, qualora si fossero create le giuste condizioni. Consapevolezza diventata convinzione quando si è ‘affacciata in Piazza’ la cordata estera rappresentata da Walter Zenga (vedi altro pezzo). In data 31 luglio, a poche ora dalla notizia della trattativa, la nota della società: "’Se ci saranno novità, non abbiamo nulla da nascondere e mai lo faremo con una piazza dal cuore grande. Ripetiamo: se ci saranno novità, se così fosse, sarà sempre e solo per il bene di Siena e del Siena Calcio".

Non una ammissione, ma neanche una smentita, a cui ha fatto seguito la ‘convocazione’ della dirigenza, da parte dell’amministrazione. Un incontro avvenuto a distanza "in un clima disteso e collaborativo", come spiegato dal Comune. "Nell’interesse e nella tutela della comunità e dei nostri due impianti sportivi ‘Franchi’ e ‘Bertoni’, ci mettiamo a disposizione per dialogare da subito con eventuali nuovi profili che potrebbero interessarsi alla nostra città, nel pieno rispetto delle trattative che sono e restano private". Qualcosa di più, quindi, che semplici rumors. Quei nuovi profili varcheranno la porta di Palazzo pubblico tra qualche giorno.