DI MASSIMO CHERUBINIOLTRE MEZZOMETRO DI NEVE,
Cronaca

Arrivano i piccoli sciatori Ma l’Amiata è al tracollo

Piste in perfetto stato, riprendono almeno gli allenamenti dei club giovanili. Però il blocco di impianti e spostamenti ha cancellato del tutto i turisti

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di Massimo Cherubini

Oltre mezzo metro di neve, tre piste battute perfettamente battute e sciabili. Ma sull’Amiata, dove anche ieri (nella zona della vetta) si sono visti diversi amanti della neve, dello sci, regna la delusione, l’amarezza. Ci sono splendide condizioni ma tutto, proprio tutto, è bloccato. Da domani un po’ di ’vivacità’ dovrebbe arrivare dai giovani iscritti agli sci club. Loro possono allenarsi, nel pieno rispetto delle normative. E nella prossima settimana (non vi è ancora conferma da parte delle società che gestiscono gli impianti di risalita) dovrebbero riprendere gli allenamenti. Tre, come detto, le piste in ottimo stato. Quella del campo scuola della Vetta, la "Panoramica" e la "Direttissima". I giovani sciatori potrebbero allenarsi su piste diverse secondo le categoria (cuccioli, esordienti e via dicendo) di appartenenza. Insieme a chi si allena anche i genitori, o gli accompagnatori. In pista, ovviamente, anche gli istruttori, i maestri di sci.

Un po’ di animazione che non può, ovviamente, essere paragonata all’affluenza che poteva esserci stata ieri e oggi. La montagna è in una condizione splendida. Neve di quella che compatta bene, temperature favorevoli. Insomma tutto quello che è mancato (specialmente in questo periodo) da oltre dieci anni. Un periodo che poteva dare alle attività turistiche, commerciali, della zona una grande boccata di ossigeno. Invece non si sa neppure se, o quanti, saranno gli alberghi che aprono per Natale.

"La situazione è drammatica – dice Daniele Coppi, presidente dell’Associazione Amiata Insieme, che organizza gli operatori della parte alta della montagna – senza poter programmare nulla. Non si sa se possiamo riaprire domenica, non si sa se verranno, o meno, apportare modifiche ai divieti già disposti per Natale e fine anno. Di sicuro – aggiunge mestamente – sappiamo che non ci sono prenotazioni, che c’è grande incertezza tra gli operatori. Oggi è difficile dire quanti saranno i locali che riaprono. Questo è un colpo che produce effetti disastrosi, che avrà conseguenze devastanti sotto tanti profili. Durante questo periodo anche senza neve, cosa capitata spesso negli ultimi anni, qualcosa si faceva. Un po’ di movimento, di vita c’era. Ora c’è un innevamento splendido (neve anche al secondo rifugio n.d.r), piste battute, possibilità di attivare l’impianto per aumentare la coltre bianca ma tutto è fermo". Da aggiungere che i mezzi spartineve hanno liberato le strade dalla neve compiendo una sforzo che in pochi potranno apprezzare.