PAOLA TOMASSONI
Cronaca

Asl riparte con le nuove direttrici: "Spazio ai professionisti pubblici e meno convenzioni col privato"

Nel giorno dell’insediamento, segreteria Anaao incalza sulle criticità organizzative

La senese Biancamaria Rossi da ieri direttrice amministrativa dell’Asl Sud Est

La senese Biancamaria Rossi da ieri direttrice amministrativa dell’Asl Sud Est

Si sono insediate ieri le nuove direttrici Asl nominate la settimana scorsa dal direttore generale Marco Torre: la senese Biancamaria Rossi al posto di Antonella Valeri come direttrice amministrativa, Barbara Innocenti al posto di Assunta De Luca come direttrice sanitaria e Patrizia Castellucci confermata ai servizi sociali.

"Salutiamo con soddisfazione il completamento della squadra apicale della Asl, la scelta compiuta dal dg Torre di associare al proprio mandato dirigenti con percorsi costruiti ’a chilometro zero’ sottolinea la capacità dell’Azienda di generare e riconoscere competenze", così commenta la segreteria aziendale Anaao Toscana. Che incalza subito la nuova squadra direttiva: "I problemi sul tavolo sono tanti e noti, a partire dalla sensazione di una costruzione aziendale ancora incompiuta e fossilizzata su modelli pre-2016, con approcci spesso di campanile. E’ tuttavia necessario guardare all’appropriatezza organizzativa. Che si lega strettamente al disagio lavorativo che caratterizza la nostra Azienda e si traduce in fughe di professionisti verso altre aziende o il privato".

Di qui l’appello per la ’sanità pubblica che merita spazio e va difesa, dalle troppe convenzioni col privato’. "Corre l’obbligo affrontare un elemento che amplifica le criticità lavorative - si legge nella nota Anaao –, soprattutto nelle sedi disagiate (ben 8 su 13 ospedali in Sud Est). C’è stata finora una distopia ideologica per cui da un lato si difende il sistema sanitario pubblico e universalistico e dall’altro lo si sostituisce con il privato accreditato. Il fine sarebbe quello di garantire servizi ai cittadini, peccato che tale uso sostitutivo della sanità privata riguardi prevalentemente prestazioni in elezione (chirurgia programmata, ambulatori, eccetera), lasciando all’interno del sistema pubblico il lavoro disagiato (sedi oggetto di pendolarismo lavorativo, turni di guardia notturna e festiva). La spesa in privato accreditato dentro la nostra Azienda è passata dal 2019, anno pre-pandemico, al 2023 da circa 16 milioni di euro a 18 milioni in attività ambulatoriali specialistiche (+9%) e da circa 54 milioni a 65 per prestazioni chirurgiche (+20%). Tale attività venduta ai privati è quella che molto spesso i professionisti vorrebbero svolgere perché professionalmente stimolante, compatibile con un equilibrato rapporto tra lavoro e vita privata, certo non lavoro notturno in sedi con casistica e strumentazioni che, soprattutto nei più giovani, non determinano quel training adeguato che innesca la crescita professionale. A questo si aggiunge che in moltissimi casi la sanità privata offre tecnologie e logistica allo stato dell’arte".

"Non demonizziamo la sanità privata - ancora Anaao –, sede di competenze e servizi spesso di altissimo profilo, ma nel suo ’convenzionarsi’ con quella pubblica ne richiamiamo la sua funzione di supporto. E se di supporto si deve parlare, non si comprende quale sia la base razionale che informa il quadro fin qui proposto dalla Regione, riverberato nelle Aziende, che finisce con mantenere nella sanità pubblica lavoro ’disagiato’, incrinandone l’attrattività. Il che, in tempi di scarsa disponibilità di specialisti sul mercato del lavoro, significa per i cittadini vedere a rischio i servizi laddove non c’è di fatto la capacità del sistema di reclutare personale e l’unica possibilità continua ad essere quella di utilizzare i professionisti come birilli e spesso costringendoli a fare solo il lavoro ’sporco’. Rompere questo tabù offrirebbe ai professionisti che ancora credono nel sistema sanitario la qualità lavorativa necessaria per rispondere alla domanda di salute dei cittadini, oltre a rispristinare quell’attrattività ormai ammaccata".