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Assalto dei lupi, caccia al bestiame sopravvissuto

Le ricerche nell’azienda dove è nata la provocazione "Una taglia per chi cattura un predatore vivo"

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Alla ricerca dei sopravvissuti all’assalto dei lupi. Nell’azienda di Mario Mori, a Palazzone di San Casciano Bagni, gli allevatori hanno trovato, per fortuna ancora in vita, un vitello e la vacca. Le ricerche, nel territorio dell’azienda, proseguono nella speranza di trovare gli ultimi capi di bestiame che mancano all’appello e poterli riportare dentro le recinzioni.

"Battiamo il nostro territorio – dice Mario Mori – dalla mattina alla sera nella speranza di trovare gli altri vitelli che mancano all’appello. Ma – aggiunge l’allevatore – ormai le speranze di ritrovarli sono minime". Nessuna reazione invece è stata registrata alla provocazione lanciata dall’allevatore.

L’uomo ha infatti proposto una ricompensa, più tradizionalmente conosciuta come taglia, a chi riesce a catturare vivo, o ad abbattere un lupo, e portarlo morto. Tremila euro nel primo caso che diventano mille nel secondo. "La mia provocazione – dice ancora Mori – pare sia caduta nel nulla. Non ho ricevuto né telefonate di solidarietà né telefonate di contrarietà". Il problema secondo l’allevatore però resta: per questo si augura che l’attenzione resti alta sul tema. Un problema che riguarda tante personeche vedono il loro lavoro messo in pericolo.

" Ed io sto seriamente valutando – mastica amaro l’allevatore – la decisione di chiudere la mia azienda dopo decenni di attività in nome della qualità chianina. Siamo soli, ci sentiamo soli. Forse la qualità la vera carne chianina non riscuote più un grande interesse commerciale".

Massimo Cherubini