LAURA VALDESI
Cronaca

“Rubati a me i due camion per l’assalto al portavalori”. Il furto 5 mesi fa a Siena

I mezzi erano di Alessandro De Romanis, ex campione italiano di monta da lavoro. “Portati via ad ottobre, proprio sotto le telecamere. Strano che abbiano lasciato il logo”

“Rubati a me i due camion per l’assalto al portavalori”. Il furto 5 mesi fa a Siena

Siena, 30 marzo 2025 – “Come mi sono accorto che i miei furgoni erano quelli usati per l’assalto al portavalori nel Livornese? Mi sono svegliato stamattina (ieri, ndr) trovando tanti messaggi nel cellulare. ’Ma sono tuoi i van?’ ’C’erano i cavalli’”, spiega Alessandro De Romanis. Contradaiolo della Torre, a Siena lo conoscono tutti. Non solo perché nel 2011 si era laureato campione italiano di monta da lavoro, una disciplina che nasce come riproposizione, sotto le vesti di sport equestre, della pratica e della cultura del lavoro a cavallo per il governo e lo spostamento del bestiame, con radici profonde nella vicina Maremma. Ma anche perché quando ci sono corse o manifestazioni equestri trasporta gli animali alle manifestazioni.

Andiamo per ordine: quando sono stati rubati i due furgoni?

“Il 31 ottobre scorso. Incredibile che da allora non abbiano pensato di togliere gli adesivi che li rendevano riconoscibili. Tant’è. Sì, ci hanno fatto questa rapina, con entrambi. Uno era di Alessandro Colombati che ha poi smesso l’attività. Lo avevo appena finito di sistemare... mannaggia...”

Che valore avevano?

“Siamo intorno ai 15mila euro l’uno”.

Li utilizzava per la ditta?

“Certo, sanno tutti che svolgo servizi per me, a noleggio libero, trasporto animali con o senza conducente, ho il conto terzi. Trasporto i soprallassi della passeggiata storica del Palio. Do una mano per le cliniche da Bologna, Pisa, Perugia, anche al Ceppo. Mi sono specializzato, è molto gratificante. Una passione che è diventata il lavoro principale”.

De Romanis continua a gareggiare come monta da lavoro?

“Non lo faccio più a livello agonistico però continuo ad allenare. Sono ormai domatore e addestratore”.

Il furto è avvenuto nella frazione di Castelnuovo dove abita?

“In realtà no, a Siena. Nella zona dei Due Ponti. Li tenevo lì in quel piazzale, sotto le telecamere. Pensavo che fossero un pochino più sicuri, oltre che per comodità. Di fronte alla concesisonaria”.

Cosa è successo?

“Ero andato a portare dei cavalli in Svizzera, faccio anche viaggi internazionali. Tornando mi sono accorto che avevano rubato quei due e un altro, un tempo di Morrocchi. Hanno provato a portarlo via scassinandomi il blocco di accensione, ma non ci sono riusciti”.

Guardando il video dell’assalto che circola sui social e che è stato anche pubblicato dal presidente della Regione Eugenio Giani ha compreso subito che erano i suoi mezzi?

“No, ripeto. Mi sono svegliato prestissimo, con i cavalli alle 5 sono già operativo. Ho trovato 20-30 messaggi. Così ho saputo la notizia. Sembra che li abbiano utilizzati per aprire e chiduer el’area del colpo”.

Si sentivano voci sarde dal video. C’è chi dice ’ajò, siamo tutti?’

“Sì, è vero”.

Ormai i furgoni sono irrecuperabili?

“Non sono ancora riuscito a parlare con i carabinieri di Livorno, devo ancora avere informazioni al riguardo. Intanto mi rivolgo al comando dell’Arma di Siena per sapere cosa devo fare”.

La denuncia del furto fu fatta subito?

“Il giorno stesso”.

Ai Due Ponti ci sono le telecamere, è emerso qualcosa?

“Non ho idea. Ma, ripeto, mi ha colpito che non siano stati tolti gli adesivi. Con tutti i sistemi di videosorveglianza che ci sono, oggi non ti puoi soffiare il naso che se ne accorge il mondo... E questi con un camion per i cavalli... non era un furgone anonimo, sopra due metri quadrati di logo”.

Che effetto fa trovarsi indirettamente coinvolto in questa vicenda?

“Il covid mi aveva già dato una mazzata, avevo rialzato la testa. Adesso con il furto un’altra mazzata. Comunque ho comprato camion nuovi, fortunatamente ho tanto lavoro. Mi piacerebbe solo stare un po’ tranquillo”.