
Assemblea il 31: "Ex Amiata Marmi diventi pubblica"
Torna a “suonare la carica” Giuseppe Antipasqua, capogruppo di "Presenza Attiva", uno dei due gruppi di minoranza del consiglio comunale castiglionese, sul tema dell’area termale (così definita nella convocazione) ex Amiata Marmi, a Bagni San Filippo. E’ stata indetta per il 31 ottobre prossimo alle 17,30 nella sala consiliare del Municipio – richiesta e concessa dal sindaco Claudio Galletti, a termini di regolamento sull’utilizzo – un’assemblea pubblica sul tema. "Questo è il momento cruciale per coinvolgere tutta la Comunità – è scritto nella locandina di convocazione – nel costituire il comitato dedicato alla difesa e preservazione dell’area termale. Per dare forte voce e lavorare insieme alla tutela naturale dell’intera area". L’idea di "Presenza Attiva" è che quei terreni, attualmente privati e soggetti a curatela fallimentare, debbano essere rilevati dalla Regione Toscana, che si provveda poi alla bonifica ambientale (nel luogo è stata presente per decenni un’attività di lavorazione di marmi e travertino) e alla realizzazione di un parco aperto al pubblico, da gestire e preservare. Ad oggi l’area, a tutti gli effetti privata, più volte recintata e munita di cartellonistica di avviso (tagliata la prima e divelte le seconde), è usata senza troppe remore. Molte le persone che in vari modi – specialmente attraverso le notizie che corrono sui social – vengono a conoscenza dell’esistenza di vasche termali definite “libere” e vi si recano dedicandosi alla balneazione. Nel frattempo le aste indette dal curatore sono andate deserte per la consistenza della cifra richiesta, che pure è andata riducendosi nel rispetto dei parametri di legge. D’ora in avanti l’area potrebbe anche essere ceduta mediante trattativa diretta: per realizzarvi una seconda struttura termale privata – come prevede l’attuale strumento urbanistico comunale – o cercando di “dare gambe” all’ipotesi lanciata da “Presenza Attiva”?
Dan. Pal.