CRISTINA BELVEDERE
Cronaca

"Assumeteci in Comune" E’ guerra a suon di ricorsi

Selezione per collaboratore amministrativo-terminalista: chi è stato ’dirottato’ su Sigerico chiede il rientro negli uffici comunali. Il caso al Tribunale del Lavoro.

"Assumeteci in Comune" E’ guerra a suon di ricorsi

di Cristina Belvedere

La selezione per 14 posti da collaboratore professionale amministrativo-terminalista indetta dal Comune nel 2020, registra un ulteriore ricorso al giudice del Lavoro. Alle prove organizzate al PalaEstra si erano presentati 1.200 candidati. Una volta espletate le procedure del concorso, era stata siglata una convenzione fra Palazzo pubblico e l’ex Siena Parcheggi (oggi Sigerico) per l’utilizzo di graduatorie dal Comune a seguito di concorsi pubblici: in questo modo la partecipata aveva attinto alla graduatoria della selezione per 9 unità.

Fin qui tutto bene, ma in un secondo tempo il Comune ha proceduto all’assunzione di ulteriori quattro figure idonee, presenti nella graduatoria del medesimo concorso, sollevando le proteste di chi invece era stato ’dirottato’ all’ex Siena Parcheggi.

La cosa era stata anche oggetto di interrogazione da parte del consigliere comunale Vanni Griccioli, Per Siena, che segnalava l’assenza di "una giusta informazione a coloro che avevano nel frattempo accettato di entrare in Siena Parcheggi tramite la convenzione, negando loro così la possibilità di essere assunti alle dipendenze del Comune".

Ora, ai tre ricorsi tuttora pendenti davanti al Tribunale del Lavoro (si attende la sentenza), ora se n’è aggiunto un altro. Secondo i ricorrenti, come spiega lo stesso Griccioli nel suo atto, l’assunzione a Siena Parcheggi "non doveva essere considerato motivo ostativo allo scorrimento in loro favore della graduatoria del concorso per l’assunzione alle dipendenze del Comune di Siena, poiché l’assunzione alle dipendenze dell’ex Siena Parcheggi non può qualificarsi come legittimo utilizzo da parte di tale società della graduatoria del concorso, comportante la perdita della posizione in graduatoria, e quindi del diritto di essere assunto alle dipendenze del Comune stesso, come avviene in caso di utilizzo della graduatoria da parte di altra amministrazioni pubbliche". Durante la campagna elettorale i ricorrenti avevano incontrato i diversi candidati a sindaco, per illustrare la situazione in cui si trovano e chiedere una soluzione. Il problema è che, attingendo ai nominativi inseriti in graduatoria, l’amministrazione comunale avrebbe ormai esaurito la propria capacità assunzionale. Insomma, l’eredità lasciata dalla Giunta De Mossi rischia di essere scomoda.