Siena, 12 ottobre 2023 – «Eravamo tutti fermi in colonna, il rumore di una frenata e poi il tamponamento. E’ probabile, ma della dinamica si occupa la Stradale, che la Yaris (indica l’ammasso di ferraglie, accanto al guard rail in cemento, dove viaggiavano i tre francesi, ndr) sia stata presa dal tir, a sua volta potrebbe aver travolto il Doblò che ha colpito la Fiat 500 che ha poi preso me. Ed io la Mercedes. Eravamo fermi in colonna, ripeto", ricostruisce Antonio Papini, uno degli automobilisti coinvolti ieri nel maxi tamponamento sulla ’Palio’ a Badesse.
"Sto bene, ho solo un dolore al piede", prosegue l’uomo. "Faccio tutti i giorni questa strada, spesso trovo un incidente. O per colpa di questo o di quell’altro. La percorro da 12 anni, abito alle Ville di Corsano e l’ufficio si trova a Poggibonsi”. “Che cosa serve per la ’Palio’? – sottolinea Papini – Che finiscano con i cantieri.
Vai nelle grandi città e vedi che lavorano anche di notte. Qui magari un paio di operai, poco più. E se non è possibile allora la chiudi e trovi strade alternative. Personalmente alla mia squadra dico sempre ’se c’è la colonna non è un problema nostro, i prelievi arriveranno più tardi’. La situazione la conoscono bene anche i vari laboratori. Non dobbiamo rischiare", aggiunge Papini.
“Per abitudine quando mi fermo guardo sempre lo specchietto. Ho visto il camion arrivare, sembrava piuttosto veloce. Ho avuto la sensazione che non si sarebbe fermato in tempo. Sempre più vicino, poi è arrivata la botta. Dietro a me credo che ci fosse stato un mezzo di colore bianco ma non so chi mi ha tamponato”.
Un primo urto – racconta uno degli automobilisti coinvolti – poi un secondo e sono finito laggiù (indica il muretto in cemento sulla destra che costeggia in quel tratto la carreggiata, ndr), strisciando contro il furgoncino. Stavo andando a lavoro a Poggibonsi", prosegue. "L’Autopalio? Ormai è un disastro. Adesso è avvenuta una tragedia ma i tamponamenti ci sono spesso. L’altro giorno passavo e vidi un’ambulanza. Stavo pensando di iniziare a percorrere la Cassia tanto, alla fine, ci perdo sempre minuti per la fila dalla Siena-Firenze. Quando è successo l’incidente – spiega l’uomo - c’era la coda da qui a laggiù (indica la fine del rettilineo, ndr)". E conclude: "Cosa serve? Accelerare i lavori. O metterci qualcuno a sbandierare per segnalare di rallentare che c’è la fila. Specie la mattina quando si verifica maggiore transito".
Interminabile la coda che si è formata ieri mattina. C’era un bus fermo dalle 9.40 circa diretto alla stazione di Firenze con passeggeri a bordo e tantissimi mezzi pesanti. Sembra che negli ultimi tempi siano più numerosi perché con il rincaro del gasolio da Bettolle prendono il Raccordo e la Siena-Firenze risparmiando in quanto non sono a pagamento.