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"Autotune: strumento creativo oppure è solo una trappola?"

Tra correzione vocale e creatività, va considerato un aiuto o un limite per la musica? . CLASSE 1 B - SCUOLA MEDIA RAPOLANO TERME .

L’autotune, disponibile dalla fine degli anni ’90, è un software che corregge automaticamente il canto. Non è necessario utilizzare un vocale preregistrato, perché il programma lavora in tempo reale e permette di impostare tonalità, velocità e livello di correzione. Da un punto di vista pratico consente di eliminare piccoli errori senza dover ripetere intere sessioni di registrazione; permette di esplorare nuovi timbri e stili vocali, arricchendo le possibilità espressive; riduce il tempo e i costi di produzione rendendo più semplice ottenere un prodotto finale di alta qualità; permette di mantenere standard vocali elevati anche durante performance dal vivo, compensando la fatica o le imperfezioni dell’esecuzione, senza ricorrere alla finzione assoluta del playback.

Tuttavia, è possibile che molti artisti si affidino all’autotune anche quando non ne avrebbero bisogno, rischiando di compromettere la propria musicalità, riducendo la varietà stilistica e l’emozione che trasmette un’esecuzione imperfetta ma “vissuta” e irripetibile.

Questo strumento è usato ormai da molti artisti da anni, e in particolare durante e dopo l’ultima edizione del festival di Sanremo ci sono state molte prese di posizione da parte di personaggi del mondo della musica. Il direttore artistico del festival ha spiegato che l’uso è stato accettato solo per effetti vocali e per non escludere alcuni artisti e generi musicali particolarmente apprezzati da una parte del pubblico. Rkomi, che pure è passato di recente a melodie con voce più naturale, tuttavia ritiene sia uno strumento meraviglioso se usato con intelligenza.

Di parere diverso è la cantante Giorgia che in un’intervista ricorda "che l’utilizzo dell’autotune deriva da una moda americana iniziata 6-7 anni fa per ottenere un suono particolarmente chiaro e quasi metallico, quindi non solo per intonare la voce". Tuttavia, secondo lei questa tecnologia è spesso usata in modo eccessivo e rende tutte le voci simili tra loro, togliendo quindi l’espressività.

Elio, giudice di un talent musicale e cantante, invece ne parla in modo negativo e sostiene che autotune umilia i cantanti che lo usano. Secondo Elio le correzioni ottenute sarebbero come il doping, falserebbero la competizione musicale, a favore di molti cantanti che non sanno cantare bene, per difetti e mancanze tecniche. Se diventa un modo per mascherare la mancanza di talento può essere negativo, se invece viene usato come strumento creativo, può dare grande valore alla musica.