La Bce ha confermato il suo via libera alla scissione di 8,1 miliardi di euro di crediti deteriorati da parte di Mps. L’istituto senese, si legge in una nota, informa infatti di aver "ricevuto la ‘final decision’ del provvedimento autorizzativo" che conferma la bozza di decisione (draft decision) dello scorso 27 agosto, di cui Mps aveva preso atto senza formulare osservazioni e che condizionava l’ok alla scissione all’adozione di alcune misure di patrimoniale.
Al derisking è subordinato anche il piano di uscita del Tesoro, che il Mef ha chiesto di rinviare rispetto alla scadenza originaria di fine 2019 proprio in attesa che si perfezionasse la scissione degli npl, con "obiettivo finale di creare le condizioni" per rendere Mps una candidata al consolidamento del sistema bancario. Ora manca solo il decreto legge.