Bastava un lieve anticipo di sette giorni (il 7 maggio anziché il 14) e tutto sarebbe stato risolto con semplicità e il nuovo sindaco a debuttare il 28 maggio con l’estrazione di Provenzano 2023. Invece, la decisione di votare il 14 e 15, con conseguente ballottaggio per il 28 e 29, ha creato un problema organizzativo per il sindaco De Mossi, ma facilmente risolvibile.
Esistono ben quattro precedenti legati al rapporto tra elezioni amministrative ed estrazione per Provenzano; gli anni: 1988, 2001, 2006 e 2013. Seguire il percorso già delineato sarebbe la soluzione migliore senza investire del problema il nuovo Prefetto Matilde Pirrera.
Analizziamo i precedenti. Nel 1988, con il sindaco Mazzoni Della Stella l’estrazione si svolse il 22 maggio, perché il 29 erano in programma le elezioni amministrative. Gli altri tre precedenti sono legati alle norme della nuova legge per l’elezione diretta del sindaco. La ’paura’ di effettuare il ballottaggio nel giorno dell’estrazione ha convinto Palazzo o ad anticipare o posticipare, come vedremo, l’estrazione.
Nel 2001 le elezioni si svolsero il 13 maggio, ma proprio per il timore del ballottaggio venne stabilito il posticipo al 3 giugno. Era dal 1963 che non si svolgeva un’estrazione a giugno. Nel 2006 si scelse la strada, per evitare la concomitanza con il turno elettorale, optando per l’anticipo dell’estrazione. Le elezioni erano fissate per il 28 maggio e l’estrazione avvenne il 21 maggio. Data posticipata al 2 giugno, invece, per il 2013, quando le elezioni amministrative si svolsero il 12 maggio.
Con tutti questi precedenti appare opportuno, se non normale, anticipare al 21 maggio l’estrazione delle quattro Contrade di Provenzano e senza il coinvolgimento del Prefetto. Va, comunque, tenuto in considerazione che nel 2015, con il sindaco Valentini, il 31 maggio si svolsero contemporaneamente le elezioni regionali e l’estrazione per Provenzano. Guardando gli spunti che offre questo segmento della storia dell’estrazione è da evidenziare una vera chicca che risale al 1977, con il sindaco Vannini. Anche in quell’occasione l’estrazione di Provenzano venne anticipata di una settimana, il 22 maggio. Il 29 non erano in programma elezioni di alcun genere, ma c’era solo l’indisponibilità del sindaco che proprio il 29 si sarebbe trovato in Crociera. L’estrazione, in sua assenza, sarebbe potuta svolgersi alla presenza del vice-sindaco o di qualche assessore: furono i 17 capitani ad insistere sulla presenza alla riunione del sindaco Vannini e così l’anticipo di una settimana dell’estrazione.
Sergio Profeti