Paolo Bartalini
Cronaca

Ballottaggio a Poggibonsi, duello tra Cenni e Picardi. L’astensionismo è un’incognita

In lizza due visioni distanti sul futuro della città e due culture politiche del tutto agli antipodi

Susanna Cenni e Angela Picardi

Susanna Cenni e Angela Picardi

Poggibonsi (Siena), 23 giugno 2024 - È l’affluenza la vera incognita del voto di ballottaggio a Poggibonsi. La variabile dell’astensionismo potrebbe determinare gli equilibri nella corsa a Palazzo comunale. Al primo turno 14.749 votanti su un totale di 22.311 elettori: 66,11% di affluenza e 33,89% di astensionismo. Non a caso, proprio a quanti non si sono presentati alle urne sabato 8 e domenica 9 giugno hanno rivolto parte dei loro appelli le contendenti, Angela Picardi e Susanna Cenni, rispettivamente candidate sindaco del centrodestra e centrosinistra. In lizza, due visioni distanti per il futuro della città e due culture politiche agli antipodi. In queste ore sono in tanti a chiedersi quale peso avrà il voto di appartenenza ai singoli raggruppamenti e quanto inciderà il consenso degli elettori che al primo turno avevano scelto la civica Vivi Poggibonsi (13,65% per il candidato Claudio Lucii) e Rifondazione comunista con Loriano Checcucci al 7,45%.

La ’libertà di coscienza’ indicata dai simboli esclusi dal ballottaggio, sembra alimentare le incertezze nei pronostici sebbene Susanna Cenni (arrivata a un centinaio di consensi dall’elezione immediata), sia uscita dallo scrutinio con uno scarto a proprio favore di 2.697 schede nei confronti di Angela Picardi. Entrambe hanno concluso venerdì sera la campagna elettorale. Cenni punta su "azioni concrete per lo sviluppo economico, come la rivitalizzazione del centro storico, un Patto per lo sviluppo locale da condividere con gli altri Comuni, la partecipazione e un dialogo costante con i cittadini". Picardi propone invece "un cambio di passo, da molti profili: nella sicurezza, nei settori dell’economia, nella riqualificazione degli impianti sportivi, nel turismo e nella cultura, permettendo al Politeama di tornare a essere il luogo di ritrovo sociale della città".