
Idioti e imbecilli, ma bambini assistiti e curati: alla fine del XIX secolo il San Niccolò rappresentò un’esperienza all’avanguardia. Tante storie che si ricongiungono nella vicenda di questo complesso, nato come manicomio, ora area per i giovani e la scienza. ‘Infanzia reclusa. I bambini del manicomio San Niccolò di Siena’, Nerbini editore, completa la ricerca di Francesca Vannozzi, storica della medicina, iniziata con ‘San Niccolò. Storia di un villaggio manicomiale’ e proseguita con ‘Pianeta diversità. Per una memoria del manicomio di Siena.
Che accadeva al San Niccolò?
"Dal libro emerge una realtà sconosciuta: quella appunto dei bambini ‘idioti e imbecilli’, ospitati dal 1879 nel Reparto Ferrus o Padiglione per frenastenici, dove venivano accolti anche le vittime di disagio familiare e di povertà. Antonio D’Ormea, direttore dal 1909 al 1952, introdusse una educazione all’avanguardia medico-psico-pedagogica dei minorati e anormali psichici della prima età. Il Ferrus, poi Sezione per fanciulli deficienti con asilo e scuola, fu sostituito nel 1932 dall’Istituto medico psicopedagogico. Nel 1933 fu aperto un Consultorio di Igiene Mentale per la profilassi. Fiore all’occhiello, la scuola elementare, parificata nel 1959".
I cambiamenti?
"I bambini seguivano una vita disciplinata, con educazione morale, scolastica, fisica, allietata da momenti di svago, come cinema, teatro, merende e scampagnate. La struttura assistenziale ritenuta più idonea dagli anni 70 diventò la casa-famiglia. L’Istituto si aprì all’integrazione nella città. I minori rimasti nell’Istituto nel 1974 non erano autosufficienti. La deistituzionalizzazione si concluse nel 1980, trasferendo le funzioni dell’Ospedale psichiatrico all’Usl Area senese".
Chi ha collaborato al volume?
"Al progetto di ricerca, Davide Orsini, storico della medicina: ha curato l’introduzione, dedicata alla educabilità dei ‘fanciulli anormali psichici’. È sua l’appendice ‘Salvatore, un bambino dell’Istituto D’Ormeaì: senza genitori dal Brefotrofio di Reggio Calabria arrivò all’Istituto D’Ormea nel 1963, a 4 anni".
Perché oggi tanta attenzione al San Niccolò?
"I manicomi appartengono alla nostra storia. La malattia mentale rappresenta un problema sociale, oltre che sanitario. È importante che quanto divulgato sia frutto di studi attenti, evitando il sensazionalismo e contribuendo alla ricostruzione fedele della storia di questa Istituzione. È ciò che facciamo come storici della medicina".
Antonella Leoncini