Laura Valdesi
Cronaca

Bambino costretto a cambiare scuola. «Ma ora non ha il servizio di trasporto»

La madre di uno studente disabile, che frequenta le medie e vive a Isola d’Arbia, l’ha iscritto a Monteroni . L’avvocato Bianchi: "Va trovata una soluzione di buon senso, nessuno dei due Comuni assicura il pulmino".

Il bambino, che fa le medie ed è disabile, non sa come raggiungere il nuovo plesso (foto archivio)

Il bambino, che fa le medie ed è disabile, non sa come raggiungere il nuovo plesso (foto archivio)

Siena, 7 settembre 2024 – La famiglia abita nel comune di Siena ma il bambino è stato iscritto quest’anno alle medie di Monteroni perché in quelle del capoluogo non voleva più andare. Un’esperienza evidentemente non positiva per il ragazzino, stante il netto rifiuto opposto. La donna, che da due anni è vedova, ha cercato di agevolare il percorso di studi del figlio, disabile al 100%, assecondando il suo desiderio di cambiare istituto scolastico. Se non fosse che ora lo studente non sa come raggiungere il plesso di Monteroni perché non c’è alcuno scuolabus che possa andare a prenderlo a casa, né di Siena, né del centro della Val d’Abia. A raccontare la storia, dando voce alla madre del minorenne, è l’avvocato Giuseppe Bianchi a cui la donna si è rivolta per uscire dall’impasse. "Se avesse frequentato le superiori, per assurdo, non ci sarebbero stati problemi in quanto la Provincia assicura il servizio in tutto il territorio. Ma deve prima ultimare le medie", sottolinea il legale.

Andiamo per ordine. Madre e figlio vivono a Isola d’Arbia, dunque nel comune di Siena. Il ragazzino non intende proseguire la scuola in città, cambiando ambiente. La mamma, visto che sono molto vicini a Monteroni, decide di iscriverlo alle medie di questo comune. Ma quando si comincia a parlare di trasporto scolastico nasce l’intoppo. Siena infatti non può garantirlo perché frequenta un istituto di un comune diverso, idem Monteroni. "La signora non si è data per vinta. Due le possibilità finora prospettate: la donna accompagna il figlio alla fermata punto di ritrovo a Monteroni e da qui potrebbe essere assicurato il servizio, oppure utilizza un bus di linea. Sul quale, però, deve essere accompagnato da un adulto. Obbligatoriamente. E la madre, vedova che deve andare a lavoro per mantenere la famiglia, non può assumersi questo compito. Oltretutto è senza patente", sottolinea l’avvocato Bianchi. Che aggiunge di aver contattato l’ufficio istruzione di Monteroni: "Il responsabile rientrerà lunedì, mi è stato detto. Porterò alla sua attenzione la delicata vicenda, anche dal punto di vista umano, perché mancano pochi giorni al ritorno in classe e ritengo che una soluzione di buon senso possa essere trovata".