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Banca Centro, più utili. Un bilancio di sostanza per un futuro più solido. Raccolta a 3 miliardi

L’istituto di credito cooperativo in Toscana e Umbria chiude il 2023 con 15,7 milioni di proventi netti e impieghi per 1,55 miliardi di euro. Settanta filiali nel territorio, superata la quota di 500 dipendenti.

Banca Centro, più utili. Un bilancio di sostanza per un futuro più solido. Raccolta a 3 miliardi

Soddisfazione per i dati di bilancio 2023 di Banca Centro Toscana Umbria, che si chiude con utile netto di 15,7 milioni. Il cda ha approvato il progetto di bilancio con i dati patrimoniali ed economici da sottoporre all’assemblea dei soci. Dopo poco più di un anno dalla fusione per incorporazione del ramo di azienda della ex Vival Banca, si può valutare la coerenza positiva tra le previsioni del piano industriale e i risultati ottenuti: raccolta globale a circa 3 miliardi di euro, impieghi oltre 1,55 miliardi di euro, margine di intermediazione in crescita e costi operativi contenuti, con un total capital ratio oltre il 20%.

"Un anno importante per consolidare la Banca e gettare basi per il futuro – afferma il presidente Florio Faccendi –: abbiamo saputo rispettare le strategie previste dal piano industriale a cui si è sommato il positivo effetto dell’andamento crescente dei tassi di riferimento. Siamo oltre le attese sia nei numeri che nella realizzazione delle strategie ed abbiamo valorizzato la nostra mission mutualistica di banca del territorio in Toscana ed Umbria. Un risultato che premia la visione lungimirante e le scelte della nostra base sociale e valorizza le competenze e l’impegno delle nostre oltre 500 risorse umane che operano sui territori".

"Settanta filiali sui territori di competenza, specialisti corporate, private e retail a disposizione della clientela – conferma il vice presidente Carmelo Campagna – ci hanno consentito di crescere e far crescere la relazione con i soci e clienti sviluppando servizi, prodotti e aumentando la fidelizzazione della clientela. Avere fiducia e darne di conseguenza e uno dei capisaldi del nostro essere banca di credito cooperativo".

"Un bilancio di sostanza – afferma il direttore generale Umberto Giubboni – fatto di prudenti valutazioni e rispetto delle strategie con risultati più che soddisfacenti. La sostanza del derisking che ci ha visto portare le sofferenze nette al 0,13% sugli impieghi con elevati tassi di copertura su tutti i deteriorati. La sostanza della prudenza nella valutazione di tutti i rischi aziendali, e nel sostenere economicamente il turnover del personale attraverso il fondo di solidarietà del sistema Bcc. La sostanza di aver accresciuto la patrimonializzazione della banca. La coerenza delle scelte ma soprattutto la consapevolezza di un esercizio favorevole da utilizzare come ulteriore base di solidità futura per soci e clienti".

Tra il management della banca è evidente la consapevolezza di aver traguardato prima del tempo molti dei risultati attesi e di aver consolidato ulteriormente patrimonio ed organizzazione aziendale: c’è comunque grande attenzione all’andamento della situazione globale socio economica, finanziaria e dei tassi di riferimento, fattori che potrebbero fare mutare gli scenari gestionali nei prossimi mesi. La convinzione è che ci siano le condizioni, con prudenza e visione, per investire ancora sui territori e sui modelli di servizio forti anche dell’appartenenza al gruppo bancario Iccrea che continua a rafforzare la sua posizione nel panorama dei gruppi bancari nazionali.