ORLANDO PACCHIANI
Cronaca

Banca Mps, conto alla rovescia. Lovaglio: "Ops su Mediobanca, autorizzazioni a fine giugno"

L’ad dell’istituto di credito senese parla alla conferenza della Morgan Stanley a Londra "Nascerà un polo che sarà il terzo in Italia per depositi, con una forte base di capitale".

L’ad dell’istituto di credito senese parla alla conferenza della Morgan Stanley a Londra "Nascerà un polo che sarà il terzo in Italia per depositi, con una forte base di capitale".

L’ad dell’istituto di credito senese parla alla conferenza della Morgan Stanley a Londra "Nascerà un polo che sarà il terzo in Italia per depositi, con una forte base di capitale".

Non si fermano gli intensi dialoghi con il mondo finanziario di Luigi Lovaglio, amministratore delegato di Banca Mps, in vista dei passi decisivi per definire l’offerta pubblica di scambio su Mediobanca. A meno di un mese dall’assemblea che formalizzerà il via libera dei soci, l’ad ha parlato alla conferenza della Morgan Stanley di Londra, ribadendo la piena convinzione nella possibilità di riuscita dell’operazione. L‘obiettivo è creare un polo competitivo, ha detto, "che diventerà il terzo in Italia per depositi, con una forte base di capitale, remunerazioni significative per i nostri azionisti perché avremo una generazione di capitale che andrà oltre i profitti". "Tutte la autorizzazioni sono attese per la fine di giugno", ha aggiunto, sottolineando anche che Generali è "buona da avere" ma "non determinante".

Sul panorama complessivo, Lovaglio ha aggiunto: "Non escludo nei prossimi due anni una nuova ondata di consolidamento e chiaramente Mps, posizionata insieme a Mediobanca, con un business così complementare, competenze più forti e due fantastici brand, possono avere un ruolo importante. Quindi potrebbero esserci più opzioni lì fuori". E sul fronte dell’ops, "credo che nel nostro caso le dissenergie saranno minime, in ogni caso le gestiremo al meglio, mettendo molta attenzione ai clienti, al management e al team. Quando hai due banche commerciali hai rischi significativi di dissenergie, come prestiti dati agli stessi clienti, sportelli che vanno chiusi, sistemi IT doppi e solo uno da tenere", mentre nel caso di Mps e Mediobanca la situazione è diversa, ha spiegato.

"Quello che vogliamo fare è sviluppare questi tipi di business, continuare ad attrarre talenti perché crediamo fortemente che il potenziale di Mediobanca sia significativo e possa essere davvero un player importante nel mercato domestico. Gli attriti saranno gestiti", ha detto Lovaglio.

Lo sguardo sul 2025 riserva ancora dati positivi: "Crediamo che alla fine l’utile prima delle imposte sarà molto simile a quello del 2024", ha detto Lovaglio. E cioè un utile lordo di 1.445 milioni , con una cedola staccata agli azionisti - e in pagamento a maggio - di poco più di un miliardo di euro.