La Madonna del Voto è stata già messa sull’altare del Duomo quando nella sagrestia, dopo tre anni dall’ultima volta, vengono estratte a sorte le Contrade per sistemare le bandiere nella Cattedrale vestita a festa in vista delle celebrazioni dell’Assunta. Il sacchetto con i barberi è quello di sempre, qualcuno si è scolorito perché il tempo è passato. C’è un silenzio surreale in Duomo, alle 8. Che lo rende ancora più bello.
E’ don Franco a procedere all’estrazione, un collaboratore verbalizza l’ordine. Che in quel mix di sacro e profano sale del Palio, ad ogni Contrada racconterà forse il ’futuro’ in questa Carriera. Il primo barbero è della Chiocciola, quindi Leocorno, Nicchio, Bruco, Giraffa, Oca, Tartuca, Istrice, Valdimontone, Onda, il Drago esce 11esimo, seguito da Civetta, Lupa, Selva, Torre, infine Pantera e Aquila. Riavvolgiamo il nastro delle estrazioni, dal 1999 quando è arrivato don Franco che ha annotato tutto per riscontrare precedenti fortunati. La Chiocciola si trova alla stessa colonna dove vinsero il Valdimontone nel 2012 e la Selva nel 2015, il Leocorno è in quella dove conquistò l’ultimo successo San Marco nel 1999. La bandiera del Nicchio guarda il Palio: era qui la Tartuca nel 2010 e la Lupa nel 2018. Due ricorsi fortunati per la Giraffa, alla quinta colonna come la Civetta nel 2014 e l’Onda nel 2017. Alla colonna della Madonna del voto l’Oca ma non corre. E se la Tartuca si trova nella stessa posizione della Selva quando trionfò nel 2019, il Valdimontone è dove esultò il Bruco nel 2003. L’Onda decima? Identica posizione della Torre nel 2005 e della Civetta nel 2009. Curioso poi: la Civetta è 12° dove vinse il Leocorno nel 2000. Alla colonna in cui c’è ora la bandiera della Selva si trovavano quelle di Pantaneto nel 2007 e dell’Onda nel 2013. Alla 13esima colonna c’è la Lupa: qui dal ’99 ad ora nessun vincitore
La.Valde.