PINO DI BLASIO
Cronaca

"Bando per Ampugnano. Servono fondi privati per cercare il decollo dell’aeroporto di Siena"

Michelotti, deputato Fdi, relatore sulla separazione delle carriere in magistratura. "Pressing su Anac con il sottosegretario, presto il via. Biotecnopolo, tocca agli scienziati. La politica ha creato le condizioni".

"Bando per Ampugnano. Servono fondi privati per cercare il decollo dell’aeroporto di Siena"

"Bando per Ampugnano. Servono fondi privati per cercare il decollo dell’aeroporto di Siena"

Francesco Michelotti, deputato di Fratelli d’Italia, ringrazia il presidente del gruppo alla Camera Tommaso Foti, per la scelta di nominarlo relatore nella Commissione che discuterà la riforma costituzionale sulla separazione delle carriere dei magistrati. La parte più importante della riforma Nordio sulla giustizia. E aspetta i passi decisivi per l’istituzione della commissione d’inchiesta sui fatti accaduti alla comunità ’Il Forteto’, per arrivare poi all’eventuale designazione di presidente della commissione parlamentare bis. "La separazione delle carriere dei magistrati andrà a modificare la Carta Costituzionale - precisa Michelotti -. Un incarico importante, ma mi fa più piacere sottolineare il bel risultato del sindaco Nicoletta Fabio. In un anno ha guadagnato consensi".

Si sta muovendo qualcosa sul fronte infrastrutture in provincia. Quali sono le sue idee sull’aeroporto di Ampugnano?

"La mia azione parlamentare non è un sostegno a progetti di privati. Io sostengo la necessità di riqualificare l’aeroporto di Siena affinché diventi un punto di riferimento per il turismo di qualità e i voli di piccoli jet privati. Sono convinto che vada lanciato un bando pubblico per attirare imprenditori e capitali privati. Il progetto di Carlo Panerai, presentato da diversi mesi all’Enac, è uno dei potenziali aspiranti al bando. A me interessa che si creino le condizioni per rivitalizzare Ampugnano".

Come lei sa, il progetto Panerai, patron di Delta Aerotaxi, prevede investimenti per 17 milioni di euro sullo scalo senese. Soldi che servono per adeguare l’aeroporto e farlo diventare anche un polo per la manutenzione.

"Io vorrei che ci fosse una gara, dopo il bando lanciato da Enac. Se poi Panerai vincerà la gara con il suo progetto, che mi sembra valido, buon per lui. Ma andrà bene anche se a vincere sarà un altro imprenditore con progetti ugualmente validi di rilancio di Ampugnano".

Su chi sta facendo pressioni? Sul ministero delle Infrastrutture o su Enac?

"Il mio interfaccia in Parlamento è il sottosegretario al dicastero per le infrastrutture e trasporti, Galeazzo Bignami. Da mesi dialoghiamo sull’argomento, in tandem facciamo pressing sull’Enac. Mandiamo mail, pec, pensiamo a interrogazioni. Prima o poi il dossier aeroporto si sbloccherà".

Il bando di gara per la gestione è la sua soluzione?

"Ci sono due strade: o Enac Servizi, la società in house creata da Enac, decide di rilanciare Ampugnano in proprio e di investire sull’aeroporto. Oppure c’è la gara. Ritengo che sia la strada più semplice, per far sì che Ampugnano porti ricchezza sul territorio e faccia crescere le imprese della filiera del turismo e non solo. Non sogno voli di linea per Milano o Olbia, ma uno scalo per piccoli aerei e jet privati".

Sul Biotecnopolo, dopo i pressanti inviti al Governo del presidente Locatelli, c’è qualche novità da segnalare?

"Non ho novità particolari. So che il direttore generale Gianluca Polifrone sta lavorando alacremente su una serie di progetti. La Fondazione Biotecnopolo sta cercando una sede, non so se sarà all’interno di Tls o altrove. Ma mi faccia dire una cosa: alla politica tocca creare le condizioni per far funzionare Biotecnopolo e Centro antipandemico. Poi sta agli scienziati elaborare progetti su vaccini e anticorpi, dare le gambe alla Fondazione e alle eventuali reti con le imprese. Ritengo che ci siano tutte le condizioni per fare bene. Ma la palla ora è in mano ad altri attori".